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Giardino adottato dai pompieri. Il Sindaco Menna: affido di tre anni

E’ stato adottato dall’associazione dei vigili del fuoco in pensione il giardino botanico di Palazzo Genova Rulli, l’edificio di proprietà della Curia concesso in comodato d’uso gratuito al Comune nel 2006.

Grazie alla convenzione firmata il 29 agosto scorso il sodalizio ha effettuato alcuni lavori di ripulitura dell’area verde. Gli interventi , consistenti nella ripulitura della passeggiata in pietra e nel taglio dell’erba, sono stati illustrati ieri mattina nel corso di una conferenza stampa che il sindaco Francesco Menna ha tenuto insieme agli assessori Luigi Marcello e Gabriele Barisano, al presidente del consiglio comunale, Giuseppe Forte e al consigliere Marino Artese.

“Il Comune ha accettato la richiesta di adozione del giardino botanico stipulando un affidamento che durerà tre anni e potrà essere rinnovato”, spiega il primo cittadino, “grazie alla convenzione siglata con l’associazione dei vigili del fuoco in congedo l’area verde tornerà al suo splendore. Questa è una bella testimonianza di quanto l’amministrazione comunale creda nel supporto della numerosa rete di associazioni e di volontariato. Una risorsa preziosa che intendiamo valorizzare anche attraverso l’istituzione di un forum permanente a cui stiamo lavorando”.

La conferenza stampa è stata organizzata in coincidenza della presentazione di una interpellanza con cui il consigliere di minoranza, Francesco Prospero lamenta “il disinteresse dell’amministrazione comunale nei confronti del complesso Genova Rulli”.

Da informazioni assunte presso gli uffici comunali si è appreso che dal 2006 ad oggi nessuna domanda è stata presentata alla Regione, al Governo e all’Unione Europea per ottenere finanziamenti per il recupero del complesso immobiliare”, afferma Prospero, “nessun progetto, nessuna richiesta di finanziamento e, per quanto ci consta, nessuna decisione riguardo le proposte di alcune associazioni relative al recupero e alla manutenzione ordinaria del giardino botanico annesso al complesso edilizio, è stata presa in considerazione dall’attuale amministrazione comunale. Non è possibile che uno dei patrimoni del nostro centro storico sia abbandonato a se stesso senza alcuna programmazione per il suo recupero. L’amministrazione comunale, con l’aiuto della filiera politica di cui fa parte che lega il governo cittadino al regionale e al nazionale, ha il dovere di attivarsi per individuare i finanziamenti e le strategie utili al suo recupero”, conclude Prospero.

Anna Bontempo (Il Centro)

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