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“I ricavi della differenziata tutti alla Pulchra”

I ricavi derivanti dalla raccolta differenziata vengono introitati dalla Pulchra, la società partecipata del Comune  che gestisce il servizio di igiene urbana. Il particolare è emerso in Commissione di vigilanza dalla lettura di un documento prodotto dall’assessore alle politiche ambientali, nonché vice sindaco Paola Cianci, la cui audizione era stata richiesta dal Movimento 5 stelle per fare chiarezza su alcune circostanze. Il contratto stipulato dal Comune con la spa pubblico-privata, mediante il quale è stata estesa la raccolta differenziata alla Marina nel 2016, era finito nel mirino degli esponenti pentastellati che ora definiscono “sconcertanti” le dichiarazioni della Cianci e invitano il sindaco Francesco Menna a revocare le deleghe assegnate alla componente della sua giunta “per manifesta incapacità nell’amministrare un settore, quello della gestione dei rifiuti, che incide notevolmente sulle tasche dei cittadini”.

Ma cosa c’è scritto nel documento sottoposto all’attenzione dell’organismo di controllo presieduto da Vincenzo Suriani che ha mandato su tutte le furie le minoranze?

I ricavi della differenziazione della plastica, della carta e del vetro  non incidono sulla quantificazione dell’onere finanziario posto contrattualmente a carico del Comune, in quanto gli stessi vengono introitati dalla società affidataria e questo come forma di incentivazione alla differenziazione”, scrive l’assessore, “più  la società differenzia correttamente e più incrementa il proprio guadagno. I cittadini di Vasto lavorano forse per la Pulchra?”.

Per il gruppo consiliare del  Movimento 5 stelle, formato da Dina Carinci e Marco Gallo, siamo in presenza di “affermazioni sbalorditive, a seguito delle quali c’è da domandarsi quale sia il vantaggio dei cittadini a differenziare correttamente se poi i ricavi di questa operazione vanno alla Pulchra.  Abbiamo inoltre chiesto in Commissione”, proseguono i due consiglieri, “come mai, a fronte di una deliberazione di giunta (n.14 del 25 gennaio 2016) che stabiliva per la raccolta differenziata a Vasto Marina un limite di compenso di 150.000 euro l’anno, è stato invece stipulato un contratto che ha elevato il tetto del compenso a 200.000 euro facendo riferimento ad una seconda offerta della Pulchra datata 20 gennaio 2016, completamente diversa da quella del 21 dicembre 2015. Abbiamo dunque invitato l’amministrazione”, proseguono i pentastellati, “a mettere ordine, revocando un contratto palesemente irregolare e predisponendone uno nuovo”.           

Anna Bontempo (Il Centro)

 

 

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