Un quesito all’Anac per capire se il contratto con la Pulchra, in scadenza a luglio 2018, può essere prorogato per altri cinque anni come chiede il socio privato della spa costituita il 20 Luglio 1998 per la gestione dei servizi di igiene pubblica urbana. Il sindaco Francesco Menna ha interpellato Raffaele Cantone, il presidente dell’Autorità nazionale anti-corruzione, ma è altresì convinto che la strada della proroga non sia percorribile. Lo ha detto chiaro e tondo ieri mattina in conferenza stampa ai giornalisti che gli hanno chiesto cosa intende fare in previsione della scadenza.
“Secondo me la proroga non è fattibile perché si vanno a ledere i principi comunitari”, spiega Menna, “per quanto mi riguarda alla scadenza del contratto seguirò le strade che la normativa di settore consente e nel rigoroso rispetto della legge. Nel frattempo ho chiesto un parere all’Anac che non mi ha ancora risposto”.
Le strade percorribili sono la gara di appalto europea, la gestione in house e perfino la vendita delle azioni detenute dal Comune, socio di maggioranza della Pulchra con il 51% del pacchetto azionario. Senza considerare che l’ente deve fare anche i conti con l’Agir, l’autorità regionale per la gestione integrata dei rifiuti.
La Pulchra, nata durante l’amministrazione di centrodestra guidata da Giuseppe Tagliente, conta un socio pubblico, il Comune e uno privato, la Sapi di Gianni Petroro, società che opera da trent’anni nel settore dei rifiuti. L’attuale consiglio di amministrazione è formato dal presidente Francesco Colantonio, dal consigliere Filoteo Di Laudo e dall’amministratore delegato Paola Vitelli.
Anna Bontempo (Il Centro)
