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“Ricorso alla Corte Europea contro la soppressione dei Tribunali”

Una mozione sul “Ricorso contro la soppressione dei Tribunali presso la Corte Europea” è stata presentata dai consiglieri di minoranza Francesco Prospero (Progetto per Vasto), Vincenzo Suriani (FDI), Alessandro D’Elisa (Gruppo Misto), Guido Giangiacomo (FI), Davide D’Alessandro (Vasto 2016), Edmondo Laudazi (Nuovo Faro), Dina Carinci e Marco Gallo (M5S).

I consiglieri nella mozione presentata danno “mandato al Sindaco e all’amministrazione comunale tutta di valutare, insieme agli Uffici Comunali, l’opportunità di adire all’ordinamento di comuni in premessa per adottare ogni iniziativa utile a scongiurare la chiusura del Tribunale di Vasto ivi compresa quella relativa al ricorso alla Corte Europea dei diritti dell’Uomo”.

Nella premessa della mozione presentata si legge:

“Giovedì 7 settembre 2017 presso le strutture del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, si è tenuto un incontro operativo, interlocutorio e di approfondimento fra le amministrazioni dei Comuni, sede dei 31 Tribunali che sono stati soppressi a seguito dell’entrata in vigore del D.Lgs. n.55/2012.

L’iniziativa, promossa dal Comune di Mistretta, ha per oggetto la valutazione della possibilità di impugnare dinanzi alla Commissione Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU) l’avvenuta lesione, conseguente alla soppressione dei Tribunali, di diritti inviolabili di cittadini ed enti esponenziali. Più in particolare è stata valutata la possibilità di creare un coordinamento di Comuni in ambito nazionale, al fine di poter esperire il ricorso alla CEDU, con lo scopo di ottenere il riconoscimento di una “giustizia di prossimità”, che come dimostrano i dati statistici, era efficiente e più conforme ai parametri Europei, contrariamente a quella attuale, conseguentemente all’accorpamento dei Tribunali operato dalla riforma.

All’esito della riunione, ritenendo che la riforma della geografia giudiziaria non ha generato alcun beneficio tangibile né in termini di efficienza né in termini di riduzione dei costi, i partecipanti hanno deciso di acquisire una serie di informazioni, afferenti lo svolgimento dell’attività giudiziaria presso le sedi accorpanti, compresi i relativi dati statistici, al fine di dimostrare la minor funzionalità dei Tribunali attuali, rispetto a quelli soppressi, creando così un tavolo di lavoro per il prosieguo dell’iniziativa.

Anche il Comune di Vasto, in continuità con quanto è stato fatto sino ad oggi, con la collaborazione delle forze di maggioranza e di minoranza, per evitare la chiusura del proprio Tribunale, deve valutare anche questa opportunità per salvaguardare il proprio presidio di legalità.

Visti il Testo Unico degli Enti Locali, lo Statuto Comunale e il Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale”.

 

 

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