Nel mentre volgono al termine le attività estive comunali e con esse ci si riavvia a riprendere le attività lavorative, questa mattina, sono stato chiamato da un nostro concittadino che mi ha portato a lo stato della strada rurale di accesso al suo fondo agricolo dove, tra pochi giorni, dovrà recarsi per la raccolta dell’uva e dopo le olive. Lo stato impietoso in cui versa questa strada rurale è sottoriprodotta.
E’ simile a tante altre che insistono nel nostro territorio comunale ed è sinonima di un totale abbandono che fa il paio con degrado e carenza di servizi su cui non possiamo più tacere e sottacere le responsabilità.
Questo nostro concittadino alla richiesta d’intervento per dare una sistemata alla strada rurale si è sentito rispondere con la solita cantilena che “…non ci sono soldi !!!!”.
I soldi per le attività ludiche e ricreative ci sono SEMPRE stati. Per il sostegno al solo calendario delle attività estive l’amministrazione comunale ha impegnato e speso € 35.000.
La somma è lievitante perché decisamente inferiore alle necessità stando a quanto ci sussurrano i bene informati dagli uffici comunali..
Chiaramente questo non vuol dire essere contro i momenti ricreativi ed aggregativi ma chiedere ed ottenere una maggiore sobrietà nella spesa, credo e ritengo, sia giusto ed onorevole.
Soddisfare e risolvere i problemi dei cittadini, dare loro certezza dei diritti unitamente al senso dei doveri, adoperarsi per dare una sistemata adeguata al territorio urbano e rurale, disegnare uno sviluppo compatibile con giuste aspettative della gente, cercare di creare lavoro stabile e sicuro soprattutto alle fasce più giovani e meno protette della società è arte dura e difficile che richiede impegno, dedizione e sacrificio quotidiano che non sempre e nell’immediato dà risultati e soddisfazioni.
Più facile e visibile ricorrere alla spesa ludica e facoltativa dove la visibilità è più immediata ed evidente.
La nostra azione sarebbe stata diversa. Decisamente.
Mi rendo conto che è solo una questione di stile.
Camillo D’Amico