Banner Top
Banner Top

Il Comune di Vasto rivuole i soldi del tribunale

Ha affrontato un costo di oltre un milione di euro per il mantenimento delle sedi degli uffici giudiziari, ma riavrà indietro meno della metà delle spese sostenute fino al 2015 a causa di un decreto del presidente del consiglio dei ministri del 10 marzo scorso che disciplina i criteri e le modalità per il riparto dei fondi per il ristoro delle spese sostenute dai comuni. Contro le nuove disposizioni legislative è insorta la giunta guidata dal sindaco Francesco Menna che, uniformandosi ad analoghe posizioni già assunte da numerosi comuni sedi di uffici giudiziari, ha deciso di promuovere un’azione legale affinché venga dichiarata la illegittimità delle previsioni legislative che  riducono a meno del 50% la copertura delle spese di giustizia sostenute.  Con la delibera approvata dall’esecutivo nei giorni scorsi viene, in sostanza, fornito un indirizzo all’avvocatura comunale.

IL CONTENZIOSO – In ballo c’è una cifra di tutto rispetto: oltre un milione di euro per le spese sostenute dal comune di Vasto per gli affitti, le riparazioni, la manutenzione, l’illuminazione, il riscaldamento e la custodia, le provviste di acqua, il servizio telefonico, la fornitura e riparazione dei relativi mobili ed impianti. Le somme sono state anticipate in virtù della legge 392 del 1941 che poneva a carico esclusivo dei comuni sedi di uffici giudiziari le spese necessarie per l’uso di  locali. In cambio lo Stato avrebbe corrisposto un contributo annuo alle spese medesime secondo le modalità stabilite nella tabella allegata al testo di legge. Con una successiva disposizione legislativa (la n.190 del 23 dicembre 2014), è stato disposto il trasferimento dai comuni al Ministero della Giustizia delle competenze delle spese obbligatorie a decorrere dal 10 settembre 2015 con la precisazione che “tale trasferimento non scioglie i rapporti in corso, né modifica la titolarità delle posizioni di debito e di credito sussistenti al momento del trasferimento stesso”. Insomma, l’amministrazione comunale, al pari delle altre che hanno inteso intraprendere le vie legali, ritiene di avere le carte in regola per pretendere la restituzione delle somme anticipate che le successive disposizioni legislative hanno invece tagliato del 50%. Del contenzioso si sta occupando l’avvocato Nicolino Zaccaria (legale dell’ente) che ha avuto il mandato di intraprendere le necessarie azioni volte ad ottenere il pagamento di quanto ancora dovuto dal competente Ministero per le spese di mantenimento degli uffici giudiziari.

LE SPESE SOSTENUTE – Gli uffici comunali sono ora alle prese con il conteggio dei costi affrontati per il mantenimento delle sedi, Tribunale e giudice di pace. Da una prima stima sembra che la somma anticipata sia di gran lunga superiore al milione di euro, ma nei prossimi giorni il quadro economico sarà sicuramente più chiaro.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

 

 

 

 

 

Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli

Related posts

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com