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Goletta, blitz ambientalista contro Rospo di Mare

 

cBlitz di Goletta verde al largo della costa vastese. La storica imbarcazione di Legambiente ha protestato contro le politiche energetiche del Governo issando uno striscione con la scritta “E io pago”. Tutto questo è avvenuto ieri mattina di fronte alla piattaforma Rospo Mare, i cui addetti non hanno affatto gradito la presenza degli ambientalisti,  ma ancor meno quella dell’operatore Rai, Enzo Primante e del fotografo del Centro, Gianfranco Daccò che a bordo di un gommone  erano intenti il primo a fare le riprese, il secondo a scattare foto per il giornale.

“I due operatori sono stati invitati, con modi poco gentili, tanto per usare un eufemismo, ad allontanarsi”, racconta Katiuscia Eroe, portavoce di Legambiente, “i due addetti della piattaforma,  che sono arrivati a razzo su un gommone,  hanno anche messo in atto anche alcune azioni di disturbo per farli desistere. Noi eravamo entro i limiti regolamentari, quindi fuori dalle acque di interdizione, come certificato dall’attrezzatura presente a bordo dell’imbarcazione”.

Il fuori programma non ha distolto Legambiente dal portare avanti la sua campagna contro le politiche energetiche del Governo.

“E’ inaccettabile che si continui a sostenere le fonti fossili, nonostante i cambiamenti climatici,  attraverso sussidi diretti ed indiretti alle aziende”, dice la portavoce di Legambiente, “nel 2016 il Governo ha erogato contributi pari a 14,8 milioni di euro”.

La tappa vastese di Goletta verde – arrivata al porto di Punta Penna venerdì pomeriggio e ripartita ieri intorno alle 13 per Pescara –  è stata quest’anno particolarmente proficua. Oltre a effettuare i prelievi di rito per sondare lo stato di salute del nostro mare con particolare attenzione alle foci dei fiumi, gli attivisti di Legambiente hanno firmato con la Regione Abruzzo un protocollo per la diffusione e la promozione del turismo sostenibile e attivo. Presente all’incontro il sindaco Francesco Menna e il vice presidente della Regione, Giovanni Lolli.

“Parliamo di un turismo capace di coniugare la crescita economica con la conservazione dell’ambiente e dell’identità locale”, spiega il presidente di Legambiente Abruzzo, Giuseppe Di Marco, “a partire dalla costa dei trabocchi, per dar vita a forme di turismo durevoli, capaci di dare il giusto valore al nostro territorio. Una costa di rara bellezza che abbraccia la Via verde, ormai nota a livello internazionale e che aspetta solo una governance vera, l’unica possibile alla luce anche di questo protocollo, rappresentata dal Parco nazionale della Costa teatina”.

          Anna Bontempo (Il Centro)

 

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