Si è riunita nella serata di venerdì scorso l’assemblea di aderenti al Movimento Civico di Unione per Vasto. La discussione, affollata e partecipata come al solito, ha avuto come oggetto l’attacco al rappresentante del Movimento in Consiglio comunale, l’avvocato Alessandra Cappa, messo a segno da alcuni consiglieri che siedono, oltretutto, sui banchi dell’opposizione.
L’assemblea, all’unanimità, ha espresso solidarietà ad Alessandra definendo le accuse a lei rivolte destituite da ogni fondamento sia sotto il profilo giuridico che politico.
I rilievi mossi nei confronti del consigliere Cappa, accompagnati da ingiustificati inviti alle dimissioni in perfetto stile Torquemada o da Tribunale del Popolo, sono palesemente falsi e rilevano un’inquietante cattiveria e strumentalità, se si considera che il consigliere Cappa esercita legittimamente, come hanno dovuto ammettere anche gli zelanti “inquisitori”, la sua professione.
Immotivati sono, sulla scorta di questa illuminante premessa, che rende giustizia ad Alessandra anche sotto il profilo morale, a giudizio di Unione per Vasto, anche i richiami all’inopportunità politica invocati per mancanza di argomenti.
Sotto questo aspetto risulta semmai inopportuna l’iniziativa assunta dai detrattori che, piuttosto che concentrarsi in una comune azione di opposizione all’Amministrazione Menna, hanno preferito scegliere, per evidenti ragioni di bottega, la strada della divisione, della congiura, del fango, della demolizione nei confronti di chi viene visto come un avversario sulla strada delle aspirazioni personali.
La mala fede si desume in particolare dall’aver sottoscritto e pubblicato la dura quanto ingiustificata reprimenda senza aver dato ad Alessandra la possibilità di fornire spiegazioni riguardo alla correttezza dei suoi comportamenti.
La vicenda, infine, per quanto grave e senza precedenti, non sarà per Unione per Vasto il pretesto, come qualcuno ha forse sperato, per infrangere l’unità faticosamente inseguita anche attraverso lo strumento delle primarie svoltesi con successo lo scorso anno, che hanno permesso la formazione di un unico schieramento alle passate elezioni amministrative.
A coloro che si sono resi autori di tale vergognoso comportamento vale la pena di ricordare che l’unità è un bene troppo prezioso, ancor più dopo che la Città è ricaduta nelle mani della sinistra, perché possa essere messo in discussione da qualche pifferaio magico capace di radunare, come nella famosa favola, più topi che consensi.