Le graduatorie per i voucher non sono state ancora stilate, ma anche se fossero pronte sarebbero inutili: i fondi stanziati in bilancio per il lavoro occasionale (70mila euro) sono stati stornati per destinarli altrove. Restano in attesa i circa 400 disoccupati che nei mesi scorsi hanno risposto all’avviso del Comune con la speranza di poter svolgere prestazioni lavorative di carattere temporaneo.
E’ vero che il Governo Gentiloni ha abrogato i voucher, ma è anche vero che esistono altre forme di lavoro accessorio a cui attingere per dare risposte alle richieste dei cittadini, come i contratti a chiamata o le borse lavoro, strumento che nella vicina San Salvo viene ampiamente utilizzato.
Sta di fatto che la giunta guidata dal sindaco Francesco Menna, sulla scia dell’abolizione dei buoni lavoro, ha deciso di utilizzare i fondi accantonati per potenziare lo staff e fare nuove assunzioni.
DOVE SONO FINITI I SOLDI – Con tre delibere di variazioni di bilancio, tutte datate 8 giugno, l’esecutivo di centrosinistra ha prelevato 9.170 euro per potenziare lo staff con l’assunzione part time (18 ore settimanali) di Mara Zinni, laureata in giurisprudenza, assegnata con decreto sindacale all’urbanistica. Altri 7.229 euro sono stati destinati all’assunzione del consulente finanziario Emilio Racciatti, dipendente del comune di Guilmi con cui Vasto ha firmato una convenzione, mentre la somma più cospicua, pari a 54.416 euro, è stata destinata all’assunzione di ulteriori quattro vigili stagionali.
LA PROTESTA – “Il 3 aprile scorso gli assessori Gabriele Barisano e Lina Marchesani ci avevano rassicurato, in consiglio, che le graduatorie sarebbero state stilate”, ricorda Vincenzo Suriani, capogruppo consiliare di Fratelli d’Italia-An e presidente della Commissione di vigilanza, “ma la notizia di questi giorni è che purtroppo queste graduatorie saranno inutili. Non perché non saranno stilate, ma perché l’amministrazione Menna ha destinato ad altro i 70mila euro per gli ex voucher. Se e quando verranno predisposte le graduatorie, per pagare i voucheristi in cassa rimarrà zero, anzi 815 euro meno di zero. Ringraziamo l’amministrazione Menna per questa ennesima presa in giro alle spalle delle 393 famiglie vastesi che hanno creduto in buona fede a graduatorie trasparenti e meritocratiche”, conclude caustico Suriani.
LA BEFFA – Dopo aver utilizzato i voucher su ampia scala, al punto di far arrivare Vasto alle cronache nazionali per essere il quarto comune d’Italia ad averli maggiormente utilizzati e senza alcuna regolamentazione, i 400 cittadini che hanno presentato una regolare domanda, sfruttando una opportunità preclusa per tanti anni, si ritrovano ora ad aspettare che si chiarisca il quadro normativo nazionale di riferimento sul lavoro accessorio. La battaglia condotta dalle minoranze per regolamentare i buoni lavoro, utilizzati in maniera massiccia dal 2010 al 2016 dalla precedente amministrazione guidata da Luciano Lapenna, si è rivelata una vittoria di Pirro.
Anna Bontempo (Il Centro)