Banner Top
Banner Top

Il Prefetto Corona al primo Consiglio Comunale di San Salvo

Si è svolto stamane il primo consiglio comunale della seconda legislatura Magnacca. Sette i punti all’ordine del giorno quali la nomina del Presidente del Consiglio, la presa d’atto della nomina dei componenti della Giunta Comunale e del Vice Sindaco, l’enunciazione delle linee programmatiche relative alle azioni e ai progetti da realizzare nel corso del mandato.

Ma questo primo consiglio comunale si è aperto però, dopo il giuramento ed il discorso del Sindaco, con le parole del Prefetto Antonio Corona invitato dal primo cittadino a riferire in merito ai 70 migranti in arrivo a San Salvo e che vede la contrarietà del sindaco Magnacca e acui hanno preso parte anche il deputato Maria Amato e i senatori Federica Chiavaroli e Fabrizio Di Stefano.

Domande, riflessioni e risposte quelle date dal prefetto Corona che ha esordito ricordando come “Ad agosto di due anni fa scrissi una lettera a tutti i sindaci sottolineando come era necessario ed urgente arrivare unitariamente ad una gestione  diffusa e ad un’adesione complessiva dell’intero territorio provinciale in merito alla questione migranti.  Ma tutto invece -ha ricordato il prefetto– è stato lascitao al caso o come si suol dire alla “ruota della fortuna”. Come territorio non siamo stati in grado di dare una risposta a questo problema. Si è vero tante province sono nelle stesse nostre condizioni, ma è altrettanto vero che tante altre hanno invece fatto un salto di qualità. Vi ricordo o per chi non lo sapesse, che Torino di Sangro, 3mila abitati, ospita 200 migranti “.

Alla domanda che in molti si chiedono del perché sia stata scelta San Salvo come città “accogliente”, il prefetto ha risposto: “Semplice. E’ l’unico posto dove riusciamo a metterli. Nessuno dei comuni ha deciso di collaborare e di fare in modo che questa gestione fosse programmata, fosse diffusa, fosse condivisa. A noi come prefettura non tocca far altro che tirare fuori il ‘numeretto’ e a chi tocca tocca. E ora è toccato a San Salvo. Perché? Perché a San Salvo ci sono strutture ricettive in grado di accoglierli. Semplice”.

Corona ha poi ricordato come il problema migranti non è un problema locale, ma è prima di tutto un problema nazionale ed “[…] io ho l’obbligo ed il dovere di affrontarlo. Molti comuni dicono NO e io mi chiedo come sia possibile una cosa del genere. Preferireste per caso le tendopoli? Preferireste per caso i moduli abitativi? Preferisreste che dove troviamo una piazza mettiamo su un villaggio? Preferite questo? O sarebbe molto più ragionevole trovare una soluzione con le strutture già esistenti?”,  ha rimarcato a gran voce Corona.

“Quello che a noi come Prefettura compete -ha continuato il prefetto- è quello di cercare di gestire nel miglior modo possibile questo problema. Ed  quello che sto cercando di fare da due anni a questa parte senza ricevere però una sola risposta, una sola disponibilità. Sono passati due anni da quando sono venuto qui e a distanza di due anni siamo esattamente allo stesso punto”. 

“Credete che io mi diverti a mandarvi i migranti? Sappiate –ha fatto sapere Corona- che io stesso prima di essere un uomo di istituzione, sono un cittadino di questa nazione. Ma ho un ruolo, ho un compito, e come tale devo espletarlo al meglio. Ho, abbiamo un problema. Ed io lo affronto. Molti Comuni no. Ma se tutti dicessero ‘NO’, questi migranti dove sarebbero oggi? La risposta non può essere “chiudiamo la porta”, perché prima o poi, vi assicuro –ha rimarcato a gran voce Corona- che quella stessa porta verrà sfondata. E non dal Prefetto” che ha concluso ponendo una questione: “Pensate che ci possiamo opporre a quelle che sono le grandi linee di politica internazionale? NO. Quello che noi possiamo fare è cercare di fare in modo che tutti insieme troviamo una soluzione creando meno disagi per tutti. Io vorrei farlo insieme a voi se voi lo vorrete, altrimenti sarò costretto a fare di testa mia, sarò costretto a prendere delle decisioni in assoluta autonomia e solitudine e sulla base di quello che ho. E lo farò. Ma chi meglio di un sindaco conosce le problematiche e le risorse del proprio territorio! E allora lavoriamo insieme, perché il NO a priori non è accettabile. Se vogliamo fare tutti un salto di qualità mettiamoci intorno tutti ad un tavolo, con idee concrete e facciamo la nostra parte. La porta del Prefetto è sempre aperta, ma se non avrò alternative, io andrò dritto per la mia strada”.

Laura Rongoni

Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli

Related posts

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com