Andrea Marinelli e Domenico Castrignanò non morirono a causa del selfie. Ad affermarlo ed ad escludere ciò con certezza è Filippo Di Risio avvocato di Andrea Marinelli. Come riporta stamane la giornalista Paola Calvano de Il Centro a detta dell’avvocato Di Risio “Le indagini accurate della Polizia Postale lo hanno escluso in maniera categorica. E’ doveroso chiarire questo particolare per giustizia nei confronti dei ragazzi protagonisti e vittime della tragedia”.
I fatti. Erano le 4,30 del mattino del 17 luglio quando Andrea e Domenico, 21 anni uno e 22 l’altro, persero la vita. I due giovani ragazzi, molto conosciuti ed amati a Vasto, trovarono la morte sulla Strada Statale 16 tra Petacciato e Montenero di Bisaccia all’altezza della Torre di Montebello, di rientro da una serata trascorsa con amici a Termoli. La Fiat Panda sulla quale viaggiavano in compagnia di altri due amici, sbandò e finì la sua corsa contro il guardrail che tagliò in due il tettuccio della macchina. E per Andrea e Domenico, che erano seduti sul lato destro della macchina, non ci fu nulla da fare. La morte sopraggiunse immediata. Il conducente e l’altro passeggero seduto sul lato sinistro posteriore furono ricoverati al San Timoteo di Termoli il primo e al San Pio di Vasto il secondo con lievi ferite.
Diverse le perizie fatte su quanto necessario per risalire alla verità che provocò la tragedia. Oltre ai telefoni cellulari un’accurata perizia è stata effettuata anche al guardrail. Volta a verificare se la morte dei due ragazzi era stata o meno provocata dalla violazione delle norme del codice della strada e di altre situazione inerenti la viabilità, la perizia, durata diverse ore, venne effettuata a distanza di due mesi dalla tragedia alla presenza del perito nominato dalla Procura di Larino Giovanni Russo, un tecnico dell’Anas, gli avvocati Filippo Di Risio, Giovanni Cerella, Manuele Marcovecchio e Alessandra Cappa e che vide in azione tre grandi autogru sollevare il pesante guardrail ricollocandolo poi a bordo strada.