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Rifiuti, a San Salvo la Sapi esclusa dalla gara

“Carenza di requisiti di capacità tecnica”. Sono i motivi che hanno indotto la Commissione giudicatrice ad escludere dalla gara la Sapi di Gianni Petroro. Un appalto da 10 milioni di euro per la durata di 72 mesi (6 anni), pari ad un canone annuo di un milione e 700mila euro. Normale procedura si dirà, se non fosse per un particolare nient’affatto trascurabile, cioè che la ditta vastese rimasta fuori dall’appalto milionario è quella che dal 2010 gestisce la raccolta dei rifiuti urbani nella cittadina e che si presume debba essere in possesso di tutti i requisiti.

Il contratto, stipulato durante la gestione dell’ex sindaco Gabriele Marchese, è scaduto ad aprile 2016 ed è stato prorogato di ulteriori sei mesi, fino ad ottobre. Nel frattempo l’amministrazione comunale guidata dalla sindaca Tiziana Magnacca ha approvato il progetto per la riorganizzazione del servizio di igiene urbana a San Salvo centro e alla Marina per sei anni (dal 2017 al 2023), stabilendo di procedere all’appalto mediante procedura aperta con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, approvando il bando e il disciplinare di gara.

Il 2 febbraio scorso, con una determina del responsabile del servizio Michele De Filippis, veniva ratificata e confermata l’esclusione della ditta Sapi. Una decisione che l’impresa vastese, contesta.

“Abbiamo già presentato ricorso al Tar di Pescara”, fa sapere l’imprenditore vastese, Gianni Petroro, titolare della società, “chiediamo l’annullamento, previa sospensiva, di tutti i provvedimenti adottati. Aspettiamo con serenità il responso dei giudici amministrativi”.  

Oltre alla Sapi esclusa il 26 gennaio in sede di apertura delle buste, hanno risposto al bando altre tre imprese delle province di Teramo, dell’Aquilano e di Foggia. La Commissione, presieduta da De Filippis, sta valutando le offerte tecniche.  Nei giorni scorsi la gara era finita nel mirino delle minoranze.  A stigmatizzare i ritardi nell’aggiudicazione del nuovo appalto era stato proprio l’ex sindaco Marchese, oggi consigliere comunale del gruppo di San Salvo democratica, la lista civica fondata insieme a Domenico Di Stefano e ad altri militanti dopo l’uscita dal Pd.

Per  l’esponente politico  “il  mancato rinnovo ha conseguenze negative in termini di ammodernamento e riorganizzazione del servizio, oltre a lasciare incertezze negli operatori e nei cittadini che da tempo chiedono un miglioramento e una maggiore pulizia della città. E’ la dimostrazione  che l’amministrazione guidata da Tiziana Magnacca continua a mostrare leggerezza e superficialità nel governo della cosa pubblica”, incalza Marchese, il quale auspica che quanto prima possa essere aggiudicata la gara al fine di avere una città più pulita e un miglioramento complessivo del servizio.

                        Anna Bontempo (Il Centro)

 

 

 

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