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San Salvo dice no alla demolizione della Chiesa

Migliaia di firme contro la demolizione della chiesa di San Nicola Vescovo. Continua la mobilitazione del Comitato cittadino che insieme all’Azione cattolica e all’associazione Gerico si è fatto promotore di una petizione. Con il documento si vuole scongiurare l’abbattimento dell’edificio  – comunicato ai fedeli dal parroco Don Michele Carlucci durante la messa domenicale – ritenuto economicamente più conveniente rispetto alla sua ristrutturazione.

Finora abbiamo raccolto mille firme”, fa sapere Corrado De Leonardis, portavoce del Comitato cittadino, che insieme agli altri attivisti del sodalizio sta effettuando una capillare azione informativa sul territorio, anche attraverso il classico porta a porta.

Intanto sabato pomeriggio la comunità locale è stata chiamata a raccolta presso il Gabry Park Hotel. All’invito lanciato dal Comitato cittadino, dall’Azione cattolica e dall’associazione Gerico, hanno risposto circa 800 persone. I partecipanti sono stati messi al corrente dell’incontro che una delegazione di cittadini ha avuto venerdì scorso con il Vescovo, Bruno Forte e sottolineata la necessità di continuare a raccogliere le firme per sostenere la ristrutturazione della Chiesa.

L’incontro è avvenuto in un clima di sereno confronto”, riferiscono gli organizzatori, “è stato ribadito che la Chiesa di San Nicola necessita di interventi di ristrutturazione ed  è emerso il  valore artistico di alcuni elementi, quali il dipinto Naif sulla creazione, le vetrate artistiche, in particolare quella dei Papi, nonché la forma stessa del Santuario, pensata e ideata come tenda fra le case degli uomini, dove si inchina il capo entrando e lo si solleva volgendosi verso l’infinito del Cristo risorto”.

Annullate le manifestazioni di protesta minacciate attraverso i social da persone sganciate dal Comitato cittadino.

Portiamo avanti la nostra battaglia con il confronto e l’ascolto”, ribadisce De Leonardis, “solo se sarà necessario ricorreremo a forme di protesta più eclatanti di cui al momento non si ravvisa la necessità”. 

La querelle abbattimento-ristrutturazione va avanti da una settimana a San Salvo, da quando Don Michele Carlucci ha annunciato ai fedeli, durante la messa domenicale, la necessità di demolire le sacre mura.

“L’apposita Consulta ha deciso di inoltrare alla Cei una richiesta di finanziamento per la ricostruzione della Chiesa, ritenendo questa soluzione economicamente  e strutturalmente migliore”, aveva spiegato il sacerdote dal pulpito, “per capirci a parità di costo conviene ricostruire e garantire la massima sicurezza per altri 50 anni. Se la risposta della Cei sarà positiva potremo procedere con la definizione di un progetto che comunque cercherà di garantire la conservazione della storia  di questa Chiesa nel rispetto dei tanti che hanno contribuito a costruirla ed anche per mantenere vivo  il ricordo della sua costruzione 40 anni fa”. 

Anna Bontempo  (Il Centro)

 

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