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Scuola infermieri, lo sfratto è esecutivo

Sfratto esecutivo per la scuola infermieri di Vasto. A ricorrere alle vie legali sono stati i proprietari dei locali di via San Giovanni Bosco, a pochi metri dall’ospedale San Pio da Petrelcina, che in vista della scadenza del contratto fissata a giugno 2016 non si sono accordati con la Asl sul canone mensile dell’importo di 2.250 euro. Per rinnovarlo di altri due anni l’Azienda sanitaria aveva chiesto una decurtazione del 50%, ma  le successive trattative tra le parti non sono andate a buon fine.

Fatto sta che il Polo didattico della D’Annunzio rischia di restare senza la sua sede storica o  di essere ospitato in locali non idonei per la loro lontananza dal presidio ospedaliero dove gli allievi devono recarsi per il tirocinio. Fra le soluzioni sondate nei mesi scorsi c’è anche quella dell’ex carcere di via Aimone, di proprietà del Comune che un mese fa ha inoltrato richiesta al Ministero  delle infrastrutture per un diverso utilizzo della struttura oggetto di riqualificazione urbana. In pratica la giunta del sindaco Francesco Menna ha fornito un indirizzo politico affinchè la destinazione d’uso dell’immobile  venga riconvertita da alloggi per fasce sociali deboli a polo scolastico-formativo, ma in città molti sono convinti che il Dicastero non darà il suo parere favorevole.

Nel frattempo lo sfratto incombe come una spada di Damocle, dando la stura alle polemiche sulla mancata soluzione del problema.

Apprendiamo con grande stupore che, nonostante i reiterati preavvisi e gli avvertimenti inutilmente lanciati negli ultimi mesi e nonostante le promesse di intervento riscontrate a tutti i livelli politici e amministrativi, la annosa questione della ubicazione della scuola infermieri del corso universitario di Scienze Infermieristiche di Vasto sembra giunta al termine”, annota il consigliere regionale Mario Olivieri, “abbiamo, infatti, appreso che è stato notificato dai proprietari lo sfratto esecutivo per la dismissione dei locali in cui tale corso trova, da anni, la sua allocazione.”

Olivieri, che da due anni e mezzo lotta per la risoluzione del problema della paventata chiusura della scuola infermieri, ribadisce “l’esigenza di una immediata concertazione con il sindaco Menna,  l’assessore regionale alla programmazione sanitaria, Silvio Paolucci e lo stesso presidente della giunta regionale, Luciano D’Alfonso, al fine di procedere all’individuazione della nuova sede del Polo didattico per evitare che diventino insopportabili i disagi creati agli studenti, ai docenti e alla collettività della città adriatica”.

Anna Bontempo  (Il Centro)

 

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