“Si comunica che, con decreto presidenziale numero 8, le elezioni del Consiglio provinciale di Chieti, indette per domani 8 gennaio, sono rimandate al 15 gennaio”. Il documento arriva a firma del presidente della Provincia Mario Pupillo che spiega: “Il rinvio si è reso inevitabile a causa delle copiose nevicate che hanno interessato l’intero territorio provinciale, rendendo problematica, se non impossibile, la regolare partecipazione al voto da parte dei sindaci e dei consiglieri comunali interessati”.
Accolte, quindi, le richieste dei sindaci della lista “Insieme per la Provincia”, che, a causa del maltempo, ieri aveva chiesto il rinvio delle elezioni. “Data l’ondata straordinaria di neve che ha colpito il territorio e coinvolto le popolazioni della provincia e che sta mettendo in ginocchio le città e le aree interne del Medio e Alto Sangro e del Vastese e Alto Vastese, chiediamo – hanno scritto i componenti della lista – che le elezioni vengano spostate alla domenica successiva. A causa del maltempo siamo in un momento di emergenza – faceva presente Massimiliano Berghella, sindaco di Treglio e membro della lista-. In molti centri si registrano grandi criticità riguardo l’approvvigionamento elettrico e quello idrico. Alcuni paesi sono isolati. Le autostrade sono chiuse e impraticabili, con un pessimo lavoro da parte di Anas. Le strade provinciali sono spesso impercorribili. Gli unici mezzi – spartineve e spargisale – che si vedono in giro sono quelli messi a disposizione dai singoli Comuni. E’ una situazione anomala e i sindaci hanno ben altro da fare che pensare a preparare le elezioni. Debbono fronteggiare l’emergenza e risolvere i problemi dei cittadini. Sarebbe peraltro antidemocratico – evidenziava ancora – se metà degli amministratori e dei consiglieri non potesse, per queste ragioni, andare a votare”. “Ma c’è anche il fatto – aggiungeva Berghella – che la città di Chieti ha pochi parcheggi e con tutta la neve che sta scendendo. Abbiamo sentito anche il sindaco Umberto Di Primio, che si dice d’accordo sul rinvio, perché come primo cittadino e con tutti i problemi logistici del caso, farebbe fatica a gestire la situazione”.
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