Quattro spighe di grano, ciascuna delle quali corrisponde ad un comune. E’ il simbolo dell’Unione dei Miracoli, l’ente giuridico costituito tra i comuni di Casalbordino, Scerni, Pollutri e Villalfonsina con l’obiettivo di esercitare insieme una serie di funzioni e di servizi che i singoli enti, da soli e con le magre risorse finanziarie a disposizione, non potrebbero gestire.
L’associazione intercomunale, nata nel 2012, è stata sancita in maniera ufficiale nel corso di una cerimonia che ha visto la partecipazione del Prefetto Antonio Corona, degli studenti e dei sindaci. Un momento importante, non solo per il suo valore simbolico, ma perché suggella un percorso avviato a suo tempo da quattro amministrazioni civiche che hanno deciso di mettere insieme risorse e servizi.
Nel suo discorso introduttivo il primo cittadino di Casalbordino Filippo Marinucci – che è anche presidente dell’Unione dei Miracoli – ha ricordato “come i Comuni si uniscono idealmente, ma anche praticamente per unire un territorio che diventa compagine e per gettare le basi di un progetto di sviluppo comune”.
L’associazione intercomunale, che abbraccia una popolazione di 13.187 abitanti, con una superficie territoriale complessiva pari a 122,08 Kmq, è stata costituita ufficialmente quattro anni fa con la sottoscrizione dell’atto da parte dei quattro sindaci dell’epoca: Remo Bello (Casalbordino) , Nicola Benedetti (Pollutri), Giuseppe Pomponio (Scerni) e Mimmo Budano (Villalfonsina). Quest’ultimo è l’unico ad essere a tutt’oggi in carica.
“Vogliamo che l’Unione dei comuni non esista solo sulla carta”, annota a margine della cerimonia Marinucci, “ma si fondi sulla condivisione di una serie di servizi come la videosorveglianza che vogliamo implementare e la promozione turistica. Tra gli obiettivi futuri c’è la creazione di un punto di informazione e una festa dell’Unione”.
Anna Bontempo (Il Centro)