Stop alla gestione commissariale del Civeta e un impegno a intraprendere ogni utile iniziativa volta a scongiurare gli aumenti delle tariffe per il conferimento dei rifiuti nell’impianto di Valle Cena. Il consiglio comunale prende posizione sul Consorzio intercomunale di Cupello e all’unanimità approva una mozione che mette d’accordo maggioranza ed opposizione. E’ un documento bipartisan quello licenziato dall’assise civica che suona come una “strigliata” nei confronti della Regione, responsabile del prolungarsi della gestione commissariale.
Presentato sotto forma di interpellanza da Vincenzo Suriani, capogruppo consiliare di Fratelli d’Italia-An, e poi trasformato in mozione, il testo ha superato la prova dell’aula dopo alcune modifiche relative alla parte introduttiva. I punti salienti sono la contrarietà al commissariamento – di cui si chiede la fine – e agli aumenti tariffari che scatteranno con il nuovo anno. Il documento impegna il sindaco Francesco Menna a “farsi promotore di iniziative volte all’uscita del Civeta dal Commissariamento nel più breve tempo possibile e utili a scongiurare aumenti tariffari a carico dei cittadini e dell’ente”. La mozione contiene anche l’impegno a “relazionare nella prima seduta dell’assise civica del 2017 sulla situazione del Consorzio Intercomunale alla luce dell’incontro che ci sarà tra i sindaci dei comuni consorziati, e in particolar modo in merito al piano industriale da adottarsi e alle strategie aziendali, anche in merito a eventuali trasformazioni e/o fusioni con altri enti”.
Soddisfatta l’opposizione. “Siamo riusciti a far prendere precisi impegni all’amministrazione comunale di Vasto, che con il 44,04%, ha la maggioranza relativa delle quote del Civeta”, commenta Suriani, che nella sua interpellanza aveva stigmatizzato l’assenza degli amministratori vastesi all’incontro che i sindaci di centrodestra del Consorzio hanno organizzato nelle scorse settimane per manifestare la loro contrarietà all’aumento delle tariffe rimodulate dal commissario straordinario Franco Gerardini e per chiedere la revoca della delibera.
I rincari previsti nel nuovo piano tariffario scattano il 1° gennaio. A partire da quella data i comuni consorziati pagheranno 122,61 euro a tonnellata per i rifiuti indifferenziati e 78,02 euro a tonnellata per la Forsu (frazione organica) di prima fascia. In pratica gli aumenti subiscono un incremento del 23,84% per l’indifferenziato e del 28,39% per i rifiuti organici. Si tratta di incrementi meno consistenti rispetto a quelli deliberati dal precedente commissario Lidia Flocco, ma destinati lo stesso ad incidere sulle tasche dei contribuenti.
Anna Bontempo (Il Centro)