Abiti in periferia e hai a disposizione un giardino o un orto di almeno 200 metri quadri? Puoi ridurre il conferimento dei rifiuti organici provenienti dagli scarti di cucina o dalle attività di giardinaggio, ottenendo in casa, a costo zero, un prodotto per concimare il terreno, oltre alla riduzione della Tari. Si chiama “compostaggio domestico” la pratica che l’amministrazione comunale vuole incoraggiare ed incentivare consegnando gratuitamente a casa dei cittadini interessati un contenitore, detto compostiera, con una capacità di 300 litri, dotato di aeratore, fornito di manuale d’uso e di 0,5 Kg di materiale attivatore.
Per disciplinare il tutto la giunta comunale ha varato un regolamento composto da dieci articoli che riguardano le modalità di realizzazione del compostaggio domestico, i soggetti interessati, i materiali compostabili, le modalità di attivazione e le verifiche. Le norme si applicano esclusivamente ai cittadini residenti in otto zone della città: Defenza, Macchione, Fonte Fico, San Pietro Linari, Cervara, Mandre San Rocco, Pagliarelli e via Statale 16 nord.
Chi aderisce all’iniziativa si impegna a ridurre il conferimento nel circuito di raccolta “porta a porta” dei rifiuti organici provenienti dalla cucina o dalle attività di giardinaggio. Tali scarti devono provenire esclusivamente dal normale uso familiare e non da attività produttive, agricole, artigianali o commerciali per le quali vige un’altra normativa. Oltre ad usufruire della compostiera, chi intende fare compostaggio domestico, potrà avere una serie di vantaggi: ottenere in casa, a costo zero, un prodotto di altissimo valore fertilizzante, in grado di rendere autosufficiente il terreno dal punto di vista nutritivo e arricchirlo in maniera del tutto naturale, oltre ad agevolazioni fiscali attraverso la riduzione della Tari, la tassa sui rifiuti.
Nel regolamento vengono elencati tutti i materiali che possono essere trattati: sfalci d’erba, tovaglioli o fazzoletti di carta, residui di pulizia delle verdure, bucce, pelli di pollo o di pesce, fondi di caffè e filtri di the, pane raffermo (ridotto in pezzi), scarti dell’orto, segatura e trucioli non trattati. Sono previste anche delle verifiche a domicilio.
L’amministrazione si avvale inoltre delle segnalazioni degli operatori della Pulchra (la società che gestisce il servizio di igiene urbana), incaricati del ritiro “porta a porta”, i quali controlleranno se gli utenti dotati di compostiera conferiranno sfalci verdi e scarti vegetali nel circuito di raccolta.
Anna Bontempo (Il Centro)