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Indagine chiusa sulla morte di Roberta Smargiassi

Terminate, dopo quattro mesi, le perizie disposte dalla Magistratura per l’incidente in cui lo scorso luglio perse la vita Roberta Smargiassi. Come riporta l’articolo del quotidiano dell’Abruzzo Il Centro a firma di Paola Calvano, i mezzi coinvolti sono stati dissequestrati, unitamente ai rilievi effettuati dai carabinieri la notte stessa dell’incidente e la presa in carico delle immagini delle telecamere di videosorveglianza, adesso sarà possibile ricostruire la dinamica esatta ed individuare cause e responsabilità. I familiari della giovane Roberta, assistiti dall’avv. Antonello Cerella, chiedono giustizia per la sua morte.

Tre i mezzi coinvolti. Lo scooter di Roberta, la Fiat Punto del 21enne che provocò la sua morte ed una Renault Clio che viaggiava in senso opposto.

Il ricordo di Roberta rimarrà nel cuore dei molti che la conoscevano così come il ricordo di quella terribile notte. Una città in lutto, una città che, come i familiari, chiede di sapere al più presto la verità. Una ragazza solare e piena di vita strappata al suo futuro a soli 34 anni. Una piacevole serata trascorsa con gli amici e poi la terribile fine. In sella al suo scooter, mentre stava attraversando l’incrocio di via Giulio Cesare con c.so Mazzini, il violento impatto con quell’auto guidata dal 21enne che gli fu fatale. Roberta ed il suo scooter finirono contro uno semaforo, il ragazzo alla guida della Fiat Punto finì invece la sua corsa contro la Renault Clio che proveniva dal senso opposto di marcia. Il casco di Roberta fu ritrovato a metri di distanza dal suo corpo che giaceva a terra con profonde ferite che le provocarono la morte. Una corsa in ambulanza che non è servita a nulla. La vita di Roberta si è spenta sull’asfalto insieme ai suoi sogni ed al suo futuro.

Ma il materiale acquisito dalle indagini porterà, si spera, ad una verità, quella che chiedono i familiari e la città intera. Di certo niente colmerà il vuoto lasciato da Roberta, ma che giustizia vada fatta, è doveroso per Roberta stessa e per i familiari.

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