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Furti? Gli imprenditori si uniscono e fanno squadra

La sicurezza della zona industriale a San Salvo. Questo il tema al centro del vertice che si è tenuto ieri sera nell’aula consiliare tra amministrazione ed imprenditori del posto. Tanti le presenze, tante le preoccupazioni che trapelano dalle loro parole, tanta la volontà di trovare una soluzione rapida ed efficace. Richiesta dell’esercito, potenziamento dell’illuminazione, sistema di videosorveglianza in grado  di leggere anche le targhe delle auto, postazioni di vigilanza fisse, costituzione di un comitato ristretto volto a lavorare intorno ad un tavolo comune per trovare soluzioni immediate. Questo è quanto è emerso dal vertice svoltosi ieri sera.

“Ciò che sta accadendo nella nostra Città nell’ultimo periodo è davvero spaventoso. Sentire imprenditori costretti a dormire nelle loro aziende, a tenere le luci accese dei loro capannoni, è cosa che non può rimanere in sordina”. Così il sindaco Tiziana Magnacca ha esordito ieri sera. “Abbiamo fatto richiesta al Ministro Alfano e la rifaremo nuovamente a breve, dell’invio dell’esercito. Milano l’ha avuto perché San Salvo no?”. Parole dure, miste a reale preoccupazione, quelle esposte dal sindaco che ha espresso, a nome di tutta l’amministrazione, la sua piena ed ampia disponibilità a trovare a breve, con i tanti imprenditori presenti, soluzioni fattibili ed efficaci.

“L’organico della nostra polizia municipale –ha sottolineato la Magnacca prima di lasciare la parola ai presenti- è ridotto ad 8 vigili di cui 6 operativi con l’impossibilità, a causa del Decreto Enti Locali del giugno scorso, di indire concorsi pubblici per l’assunzione di vigili e che gli stessi, qualora occorrano devono essere attinti, vista la soppressione delle province,  dalla polizia municipale provinciale. Richiesta che abbiamo già fatto. Su 99 province a cui abbiamo indirizzato tale richiesta, solo l’attuale Comandante dei Vigili Vincenzo Marchioli, ha risposto. Abbiamo anche fatto richiesta al maggiore Vitiello di ulteriori carabinieri. Ci ha fatto sapere che l’organico di San Salvo è stato potenziato di tre unità. Altro, a livello di ‘uomini’ –ha concluso il sindaco- non possiamo fare, ma una soluzione, anche economica da parte nostra, dell’Amministrazione, vogliamo trovarla con voi. Per voi e per la città”.

Diverse le voci che hanno preso poi parola per esprimere il loro disagio che quotidianamente vivono: dal responsabile del personale della Pilkington Minenna, a Carmine Torricella, a Moscato della Fondam, a Sparvieri e a Fabio Raspa, svestito quest’ultimo dalle vesti di consigliere comunale e indossati i panni dell’imprenditore che, assieme alla sua famiglia, ha anche lui un capannone alla zona industriale.

Presente all’incontro anche Giuseppe Cellucci amministratore dell’Arap l’ente che ha preso il posto del Coniv. Ascoltate le parole del sindaco e degli imprenditori, Cellucci ha espresso, a nome dell’Arap, tutta la sua comprensione ed il loro pieno appoggio a trovare soluzioni immediate ed efficaci. “Positivo il progetto di videosorveglianza, di vigilantes e illuminazione”, ha sottolineato Cellucci. “Da parte nostra stiamo valutando un progetto-pilota che prevede un impianto di videosorveglianza in grado di leggere le targhe delle auto, ma per l’attuazione occorre del tempo. I fondi, 10 milioni di euro, sarebbero da attingere  dal Masterplan e se così non fosse ci sarebbero i ribassi d’asta ma i tempi in questo caso si allungherebbero ancor di più. Per quanto riguarda l’assenza di illuminazione in qualche zona abbiamo riscontato circa 2 chilometri di assenza di cavi di rame. Gli stessi sono stati sottratti con danneggiamento anche dei cavidotti. Un ripristino dunque non alquanto facile ma che vedremo di risolvere. Anche da parte nostra c’è la piena disponibilità a lavorare e a confrontarci per salvaguardare le vostre aziende, il vostro lavoro e il polo industriale della città”.

Un vertice dunque costruttivo volto a trovare unitamente soluzioni al fine di scoraggiare quanti nell’ultimo periodo hanno  preso di mira la zona industriale creando in alcuni casi danni ingenti con aziende distrutte e costrette a riniziare daccapo, senza più automezzi, senza più attrezzature. Il lavoro di una vita infranto in poche ore da persone che senza problemi si intrufolano nei capannoni portando via quanto più possibile.

La costituzione dunque, di un comitato ristretto (a breve i nomi) ed una raccolta firme da inviare al prefetto è quanto si è preso in carico di fare Fabio Raspa, consigliere comunale ed imprenditore della città.

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