Con grande meraviglia abbiamo osservato che il Comitato per la difesa del glorioso asilo Carlo Della Penna, ha plaudito al mancato allargamento a componenti designati dalle minoranze consiliari ,della commissione che dovrebbe – sulla carta – stabilire le effettive condizioni del vetusto fabricato , ma che – badate bene – è stata surretiziamente partorita, proprio dagli stessi amministratori che negli ultimi 10 lunghi anni si sono ben guardati dall’affrontare e da risolvere l’annoso problema.
Si raccomada quindi la pecora al …lupo !
Solo per evitare questa preoccupazione e per questo motivo avevamo espresso il desiderio di partecipare ai relativi lavori.
In verità noi ritenevamo e riteniamo ancora , che si stia perdendo ulteriore tempo, cercando coinvolgimenti non necessari o, quantomeno , non indispensabili per risolvere la questione sospesa .
L’ ex asilo non non è in condizioni di essere recuperato ed adeguato sotto il profilo della vulnerabilità sismica, a costi ridotti : LO SANNO TUTTI, perchè è evidente “icto oculi” e perchè non ha senso differire ancora il varo della attività di recupero.
Allora il Sindaco – se ha veramente a cuore , come sostiene, la questione e se conosce la soluzione – faccia redigere dall’Ufficio Tecnico Comunale un progetto di ricostruzione dell’asilo , possibilmente come era e dove era , ma certamente come serve alla città. e si impegni a contrarre un mutuo che riconsegni velocemente a Vasto la piena utilizzazione di una opera – di cui non vi è ancora traccia sul piano triennale delle opere pubbliche -, desiderata da tutti i cittadini vastesi e ritenuta qualificante sia dai potenziali utilizzatori che dai munifici donatori, come faremmo noi de Il Nuovo Faro, senza tentennamenti.
Edmondo Laudazi