Il ricorso al Consiglio di Stato. Questa la decisione presa dal Comune di San Salvo dopo l’emissione della sentenza del Tar che limita la diffusione sonora nel periodo estivo. Il Tribunale amministrativo ha infatti dato ragione alla proprietaria di un appartamento che, rivendicando oltre al suo diritto alla quiete anche il rispetto della limitazione dei decibel a 55 dopo la mezzanotte (come fissato dalla giunta regionale), presentò un ricorso contro l’ordinanza firmata dal Sindaco Tiziana Magnacca che aveva “allungato” l’orario di spegnimento degli impianti sonori all’1,30 nel centro cittadino e alle 2,30 sulla riviera. Provvedimento questo che il Tar ha ritenuto in contrapposizione con quello emesso dalla giunta regionale e quindi illegittimo.
Una questione questa dello spegnimento degli impianti sonori che puntualmente ogni anno si ripresenta e che ripropone l’annoso dilemma “Località di divertimento per i giovani o dormitorio?”
Per ora il Tar si è sentenziato ed intanto quest’estate sono stati diversi i locali che, dopo la diffida ricevuta dalla turista molisana, hanno annullato gli eventi in programma. Coloro che invece hanno “ignorato” tale diffida, sforando quindi l’orario, si sono visti arrivare i carabinieri con tanto di verbale redatto.
La decisione spetta dunque ora al Consiglio di Stato.