Lo smantellamento della rete sanitaria di Vasto procede a tappe forzate. La riorganizzazione della sanità del nostro territorio si è ridotta in una disorganizzazione e in una forte penalizzazione. Oltre alla mancata attivazioni di un importante servizio come l’emodinamica ed altre carenze strutturali e organizzative, oggi si assiste ad un notevole taglio discrezionale del budget dell’Istituto San Francesco.
Perché questa sperequazione tutto a vantaggio di altri territori più fortunati? Chi ha interesse a depotenziare e smantellare un centro qualificato di riabilitazione come l’Istituto San Francesco, che dà certezza e continuità ai bisogni del nostro territorio ed anche ai lavoratori che vivono da anni uno stato di perenne precarietà?
I numeri della sperequazione? A fronte di un budget complessivo, che resta invariato, di oltre 60 mln di euro, per gli anni 2016/17, l’Istituto San Francesco perderà un milione di euro. Che significa mena assistenza, meno lavoro, meno ricchezza per il vastese. Una riduzione netta del 20%. Chi se ne avvantaggerà? Di chi la responsabilità della mancata difesa del nostro territorio, visto che la scelta è prettamente politica? Perché il decreto 108/2016 del settembre 2016, cambia quanto stabilito nel decreto 49/2016 di appena 4 mesi prima, cosa è cambiato in questi pochi mesi, come potete vedere nelle foto? Chi o cosa è intervenuto per questo taglio draconiano?
Questa volta, a differenza delle altre, la penalizzazione non è stata fatta sulla logica dei numeri, dei tagli lineari e del risparmio di spesa, ma sulla base di esigenze di altri interessi territoriali. Perché ancora noi a pagare?