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Perchè Del Casale ha lasciato la segreteria del Pd

Lascia la segreteria del Pd per rimuovere la situazione di incompatibilità e per dedicarsi a tempo pieno al suo ruolo di assessore comunale nella giunta del sindaco Francesco Menna. Tempo di commiati e di bilanci per Antonio Del Casale che ieri, affiancato dai segretari provinciale e regionale, Chiara Zappalorto e Marco Rapino, ha annunciato le dimissioni da coordinatore cittadino,  incarico che  ha ottenuto nel 2012 quando aveva appena 21 anni, dopo un percorso iniziato all’età di 16 nelle file dei Democratici di Sinistra.

“Lascio un partito con 157 iscritti, capace di tornare ad organizzare feste dell’Unità e che ha voglia ancora di discutere”, commenta Del Casale, “ringrazio tutti gli iscritti per avermi supportato e sopportato in questo cammino, anche quando sono stato poco puntuale o sarebbe stato opportuno una presenza maggiore dando spazio ad una base che soffre, a Vasto come a Roma, l’insofferenza di decisioni poco condivise. Da giugno ho messo a disposizione il mio mandando ai segretari provinciale e regionale, data l’incompatibilità statutaria sul livello cittadino di ruolo apicale dentro il partito e dentro l’amministrazione. L’allontanarsi della data referendaria al 4 Dicembre e la necessità di un partito autonomo, che si ponga in dialogo critico e propositivo con l’amministrazione, mi ha portato a stabilire oggi, a distanza di due mesi dal referendum, questa scelta data l’incompatibilità con l’importante impegno in giunta intrapreso a giugno”.

Per il Pd vastese si apre ora una nuova fase con un periodo di commissariamento funzionale in vista del congresso che porterà all’elezione del  nuovo segretario. Non sarà facile trovare la necessaria convergenza su un nome se si considera la presenza di tante anime all’interno della sezione di piazza Del Popolo, spesso teatro di riunioni a dir poco incandescenti e che di recente ha registrato il botta e risposta tra il sindaco Menna e Angelo Bucciarelli sul presunto “conflitto di interessi” del primo cittadino in merito al progetto urbanistico di cui la madre è progettista.

La partita per la segreteria cittadina, a conti fatti, è già iniziata, anche se il congresso non è dietro l’angolo. Molto probabilmente bisognerà aspettare il nuovo anno. La priorità al momento – come ha sottolineato la Zappalorto – è la campagna referendaria. Il commissario nominato dai vertici regionali quindi traghetterà il Pd di Vasto fino al nuovo anno.

                   Anna Bontempo  (Il Centro)

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