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Inchiesta sull’ex Giunta, ci vuole prudenza

Si impone prudenza per l’affermazione di fatti e giudizi non solo per il rispetto del buon diritto degli indagati, molti dei quali non sono stati mai sentiti o hanno potuto interloquire con una procedura di verifica giudiziale che a tre anni di distanza muove i suoi primi passi. La prudenza è poi assolutamente necessaria rispetto al sereno lavoro della Magistratura giudicante nel valutare le prove che possono dirsi tali solo in questa fase nel pieno contraddittorio delle parti.

Sembra peraltro che le stesse minoranze, laddove richiedano un atto di indirizzo, si proiettino in una prospettiva futura e quindi utile a tracciare traiettorie amministrative nuove o diverse.

Quindi, con la prudenza, consapevole dell’azione verificatrice della Magistratura – cercherò di argomentare sull’esigenza di verificare l’opportunità di nuovi percorsi amministrativi nel settore degli intrattenimenti estivi e delle feste patronali.

C’è bisogno di una sterzata, di un aggiustamento di tiro o si vuole ritornare all’antico spendi e spandi?

Per cogliere il senso una traiettoria bisogna necessariamente esaminare la sua direzione, il verso della sua curva e, soprattutto, cogliere la sua evoluzione.

Sembra che in contestazioni ci siano gli anni 2006-2013. Già allora ci fu una forte sterzata rispetto alla direzione che le iniziative estive e le feste patronali avevano sotto il profilo dei costi.

Per ciò che riguarda le procedure si può affermare che mai il Comune ha gestito in proprio ma ha preferito sempre compartecipare con terzi proponenti, senza mai fare un bando in senso tecnico, peraltro non facilmente conciliabile con l’articolazione degli eventi da sempre proposti nella stagione estiva.

Per quello che riguarda il 2013 è facile appurare che oltre agli eventi tipici della stagione estiva erano questa volta inclusi gli eventi ferragostani e le feste patronali per un totale di 170 mila euro.

Rimane del tutto evidente che nel 2012 vennerso spesi almeno 42 mila euro per le feste ferragostane e per quelle patronali una cifra che negli anni precedenti andava da 70 mila 90 mila euro.

Non può sfuggire a nessuno che la collettività vastese ha “risparmiato” una cifra considerevole rispetto agli anni passati e addirittura enorme rispetto al periodo antecedente il 2006.

La minoranza sembra poco interessata al risparmio di spesa e sembra seguire la traiettoria di un operatore del settore affatto estraneo all’epoca aurea dello spendi e spandi che, però, non tornerà più.

Nessuno si faccia illusioni: non tornerà più! Non un euro sottratto dal sociale, dalla manutenzione delle strade, dalla cura del verde per ritornare beatamente al tempo dei debiti fuori bilancio, degli affari sbagliati o delle facili clientele, anche nel settore della cultura e dell’intrattenimento.

Mi piace ricordare questa amministrazione, sempre seguendo il solco nell’interesse generale, non ha preclusioni verso questo o verso quello.

Deve rilevarsi che rispetto a quegli atti amministrativi, la cui attinenza con l’interesse pubblico sarà vagliata da chi ha tutti gli strumenti per amministrare la Giustizia, possiamo tutti esercitarci in schermaglie sulla mera rispondenza alla legittimità, tanto più che nessuno, ripeto nessuno, ha proposto ricorso presso l’autorità  che è istituzionalmente deputata a tale diverso tipo di controllo e cioè il TAR.

Tuttavia se l’assemblea saprà proporre un modello procedimentale che tenga insieme risparmio e qualità per quello che è un settore specifico e particolare è nostro preciso obbligo tenerne conto.

Si  badi bene però che non si stanno comprando tubi o chiavi inglesi ma servizi artistici sempre e comunque infungibili.

Per quello che riguarda la richiesta di togliere la fiducia all’assessore Lina Marchesani, verrebbe facile dire che non ha a suo carico intercettazioni con Cerroni o con Buzzi, ben più pesanti di un avviso di garanzia come quello di Pizzarotti, sindaco di Parma, tutti legittimamente al loro posto. Verrebbe facile dire che l’assessore non era stata – al pari della Giunta – neanche indagata quando uno tra i migliori PM aveva chiesto l’archiviazione.

Verrebbe facile che nessun ruolo attivo è mai stato prospettato per tale assessore anche per la verifica giudiziale sulla base, per ora, del solo materiale probatorio proposto dalla fecondissima difesa dell’operatore culturale, già ampiamente gratificato dalle amministrazioni passate.

 

 

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1 Comment

  1. Stefano Comparelli

    Sempre la solita storia , non rispondete sugli atti molti dubbi compiuti ed accusate gli altri. Attendo che facciate vedere adesso le ampie gratificazioni di cui avrei goduto in altri tempi, tra l’altro molto lontani visto che sono oltre 10 anni che non riesco a vendere anche solo una orchestra da ballo da 500 euro a questa amministrazione, lo dico solo ad uso e consumo de l’estensore dell’articolo tale M.M. ( che ben si astiene in pefetto stile sinistro a metterci la faccia ed il nome) parla di assenza di preclusioni di sorta nei confronti di chicchessia. Io dovrei almeno appartenere ai chicchessia spero. Adesso acclarato che i tempi d’oro non torneranno più ma che ci attendono esclusivamente tempi bui (dei quali ci è stata data ampia dimostrazione fino ad adesso) resto in attesa che l’ignoto articolista che scrive sul giornale del Presidente del Consiglio ( che siccome è superpartes dirige e scrive su un giornale, così… tanto per essere super partes) renda note le ampie gratificazioni di cui ha goduto il sottoscritto nei famosi tempi d’oro che non torneranno più. Resto in attesa, ma nel frattempo le anticipo che NON troverà nessun affidamento di 170.000 euro (340 milioni del vecchio conio) dati alla “sanfrason”. NON troverà spettacoli venduti all’Ente a poi organizzati a pagamento dove mi intasco l’incasso derivato. NON troverà sostituzione di spettacoli senza che l’ente fosse preavvisato e che non sapesse delle sostituzioni. Soprattutto NON troverà anticipi dati, ne del 70% , ma neanche del 10%, Troverà pagamenti effettuati anche dopo anni di attesa ( alla faccia dei tempi d’oro). NON troverà neanche affidamenti di oltre 200.000,00 (duecentomila euro) ovvero 400 milioni del vecchio conio, fatti ad un unico soggetto (cioè me) nel giro di qualche mese tra giugno e dicembre. NON troverà affidamenti continui e costanti su tutte le manifestazioni più importanti ogni anno degli ultimi 10. NON troverà contributi a pioggia dati su manifestazioni private messe poi ad ingresso a pagamento nonostante il contributo. Ciò che NON troverà in modo assoluto, nonostante le “ampie gratificazioni” che riferisce, io avrei goduto, (e delle quali mi auguro potrà rispondere nelle sedi opportune nelle quali un magistrato la convocherà dopo la mia querela per diffamazione,) sono gli oltre 600 mila euro (un miliardo e duecentomilioni) di soldi della comunità dei quali ha goduto l’operatore del quale si affanna ad imbastire una tenera quanto insostenibile difesa, lo stesso operatore che tranquillamente lavorava anche in quei tempi, quando il sottoscritto faceva la manbassa che lei vorrebbe lasciare intendere ai lettori. Così come lavoravano tutti gli altri operatori anche quelli provenienti da fuori città com’è giusto che fosse. Come invece così non è stato negli ultimi 10 anni visto che al sottoscritto è stata preclusa ogni possibilità di lavoro pur essendo non solo l’operatore più preparato ( e qui sono immodesto ma basta vedere i curriculum) ma anche quello che ha investito di più sul territorio che ha qui le sedi operative, qui paga le tasse e da da mangiare a diverse famiglie del territorio, ma che ogni giorno vede i suoi mezzi partire per destinazioni altre. Nemo profeta dicevano gli antichi, tant’è. “Negli ultimi 10 anni hanno lavorato gli amici e gli amici degli amici” diceva Laudazi ieri in consiglio “lo sanno anche le pietre” , ma l’amicizia parrebbe non essere un reato mentre la non omologazione politica sembrerebbe di si. Riguardo al TAR , della cui mancata adizione (da parte di presunti scontenti) sembrerebbe fregiarsi, vorrei sommessamente farle notare che al TAR si può ricorrere nel caso si palesino irregolarità in gare/bandi, se le gare/bandi non si fanno nessuno avrà mai titolo per ricorrere al TAR . Ecco spiegato il motivo per cui non vi sono ricorsi. Perchè nei pochi casi in cui le gare le avete fatte (pochssime a dire il vero e sempre ben confezionate) di ricorsi ne avete avuti eccome, molti dei quali ancora pendenti. Non si avventuri al pari dei suoi omologhi politici, in velate minacce con le quali farebbe presagire chissà quali rivelazioni future, perchè dimostra così di non avere contezza di ciò che vi sta per cadere addosso dopo quante ne hanno combinate i suoi beniamini. Così non fate che incattivire ancor di più i vostri avversari politici e non so quanto vi convenga, visto i casini che avete combinato e che potrebbero venire a galla. Così come non vi conviene neanche agitare il ditino moralizzatore che indica la vostra folta schiera di avvocati pronti a dare battaglie ed a scriver querele per diffamazione, per adesso sotto processo ci stanno per andare i suoi amici. Per il resto non si avventuri in terreni molli e franosi con i quali tenta di riferirsi al Movimento del quale faccio parte. Citando a sproposito Muraro, Pizzarotti, Capuozzo o Nogarin non fa altro che dimostrare al pari del suoi colleghi sinistri Marra e Lapenna o di non conoscere i fatti o la solità disonestà intellettuale che solitamente vi caratterizza. Non so perchè, ma io propenderei per la seconda. Leggendo il suo articolo tra l’altro ne ho la conferma . Sbaglio?? A proposito di curve, direzioni sterzate e traiettorie della quale sembrerebbe un serio intenditore le suggerirei comunque di andare piano, perchè anche quando ci si crede provetti guidatori è facile andare a sbattere contro un muro. Saluti e ci vediamo in tribunale.

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