Il sindaco di Casalbordino Remo Bello e il dipendente comunale Massimo Gigliotti sono stati assolti perché “il fatto non sussiste” dall’accusa di smaltimento incontrollato dei rifiuti e deflusso di acque putride nelle caditoie con conseguente inquinamento.
La vicenda risale all’undici agosto del 2013. Nel controllare il centro raccolta rifiuti di Casalbordino, ispettori della polizia provinciale rilevarono la non idoneità dei cassonetti che apparivano traboccanti, la gestione incontrollata dei rifiuti sul piazzale del centro di raccolta e l’inidoneo sistema di trattamento delle acque meteoriche. Da qui la denuncia e il rinvio a giudizio per il sindaco Bello e il dipendente comunale Gigliotti. La vicenda, come detto, si è conclusa con sentenza assolutoria perché il fatto non sussiste, emessa dal giudice del tribunale di Vasto Rosanna Buri. Gli imputati sono stati difesi dagli avvocati Giovanni Cerella e Umberto Del Re.