Il centro storico è “morto” e la sua desolazione è sempre più evidente: poca gente sulle strade, generalmente anziani e pensionati di mattina e pomeriggio; e gruppi di giovani nei weekend con parecchi teppisti che hanno “adottato” il centro città per compiere, indisturbati, atti vandalici.
Pochi altri raggiungono il centro, anche perchè scoraggiati da multe che fioccano sugli automobilisti appena si parcheggia fuori posto, magari solo per entrare in un negozio. L’ultima dimostrazione nei saldi di fine stagione. Nel centro storico gli affari sono crollati, non solo per la crisi generale ha investito il settore, ma anche per il fatto che gli acquirenti si sono rivolti altrove, in quartieri satelliti dotati di moderni servizi e uffici, di negozi e supermarket più facilmente accessibili ed anche più convenienti per via anche delle offerte.
Notevole apprensione si registra nei gestori dei bar e dei ristoranti del centro storico svuotato da gran parte della popolazione e carente di turisti e villeggianti.
In tale contesto penalizzante molti esercizi del centro sono costretti a chiudere, nonostante le azioni e gli appelli delle organizzazioni di categoria, per spingere gli acquisti in centro e mantenere aperti i negozi la domenica ed a sera tardi. Tutto inutile, nonostante gli sconti fino al 70%, non più file di acquirenti, come accadeva qualche tempo fa.
Il centro storico oramai fa solo notizia per le incursioni dei vandali il sabato notte a danno di arredi urbani e manufatti di ogni genere. Purtroppo questa è la Vasto di oggi.
Giuseppe Catania