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Lotta ai panificatori abusivi. E’ in arrivo la legge del pane

E’ all’esame delle commissioni, la proposta di legge firmata dal consigliere di Regione Facile Lorenzo Berardinetti, riguardante la lotta ai panificatori improvvisati ed abusivi, nonché al pane congelato, venduto come appena sfornato.

Questa iniziativa è nata, non solo per la difesa della qualità e della valorizzazione del pane fresco, ma anche per le proteste dei panificatori in seguito alla scoperta da parte dei Nas di esercizi abusivi e di attività prive o dei requisiti minimi per la panificazione stessa o della scarsa igiene dei locali in cui il pane veniva prodotto o di attività che addirittura addolcivano il prodotto con il colorante E153 per rendere il pane nero.

Ma, cosa più importante della proposta di legge è quella di distinguere il pane “conservato  da quello “fresco” stabilendo che per pane “fresco” si intende quello prodotto attraverso un processo di produzione la cui durata massima è di 48 ore e venduto entro le 24 ore dopo la cottura. Tutto il resto del pane viene invece considerato “conservato” e la distinzione tra i due sarà nota al consumatore con un apposita etichettatura.

Tutto questo al fine di dare chiarezza al consumatore, in quanto sul mercato sono presenti, non solo impasti lavorati e cotti immediatamente, ma anche impasti congelati o surgelati che vengono poi cotti all’interno del punto vendita stesso al momento della richiesta e che il consumatore, al momento dell’acquisto, non sa se si tratta di pane fresco o di pane conservato.

La proposta di legge prevede anche altre novità quali l’obbligatorietà di frequentare corsi professionali per diventare panificatori, con costanti corsi di aggiornamento e formazione; obbligatorietà prevista anche per chi già esercita tali attività.

Altra novità la presenza della figura (obbligatoria) del “responsabile di panificazione“, il cui compito sarà quello di garantire il corretto uso delle materie prime (le quali devono essere conformi alle vigenti norme), il rispetto delle regole di buona pratica professionale, l’adempimento delle norme igienico-sanitarie dei luoghi di lavoro e la qualità del prodotto finito.

Sarà vietata inoltre la vendita del pane in forma ambulante, ma sarà consentita la consegna del pane a domicilio.

Per chi non rispetterà tali norme saranno previste pesanti sanzioni. Per coloro che verranno trovati senza titolo abilitativo saranno puniti con multe che vanno da 2.500 euro a 15 mila euro con relativa chiusura immediata del panificio; per coloro che saranno privi della figura del responsabile saranno puniti con multe fino a 9 mila euro; coloro che invece non faranno formazione, le multe arriveranno fino a 10 mila euro.

Sarà infine istituito il marchio “Pane Abruzzo doc”. Tale marchio però potrà diventare ufficiale solo dopo la stesura di un disciplinare la cui istituzione dovrà passare per la Giunta regionale, creando il “Registro regionale delle specialità da forno tipiche della tradizione abruzzese”.

Laura Rongoni

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