RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – La situazione all’interno della Fondazione padre Alberto Mileno ormai è nota, così come è noto che i rapporti sindacali non sono idilliaci, in quanto, a nostro avviso, non vi è rispetto né delle parti né degli impegni presi e sottoscritti, risposte non date, tentativi di utilizzare il sindacato come interlocutore per comunicare solo ed esclusivamente le problematiche stipendiali, a mò di scaricabarile, tenendoli fuori completamente dall’informazione preventiva dei piani di riconversione o piani aziendali messi nero su bianco ed altro, tentando di screditarlo, nonostante i sindacati hanno avuto, insieme ai dipendenti, grande senso di responsabilità, impegno, abnegazione, attaccamento all’azienda, hanno messo in atto iniziative per ricomporre dialoghi ormai interrotti, questue fatte nei confronti delle varie Asrem e Asl del territorio regionale ed extraregionale, nonostante tutto ciò, ci si vede costretti a informare lavoratori, opinione pubblica e altri enti preposti, del tentativo “provocatorio” che questa direzione sta ponendo in essere.
A dimostrazione e conferma di quanto asserito sopra, portiamo a conoscenza gli scambi epistolari avuti con l’azienda attraverso la comunicazione del netto rifiuto di acconti sugli stipendi, stabiliti con insindacabile e autoritaria decisione, senza nessun confronto con le sigle sindacali, che già in precedenza avevano rigettato questo modus operandi, che svaluta e penalizza ancor di più il valore dello stesso stipendio erogato con notevole ritardo.
Da ciò ognuno potrà trarre le proprie conclusione e valutazioni.
L’articolo 411 cpc citato, a sproposito, si riferisce alla rinuncia, cosa mai sostenuta nella missiva indirizzata all’amministrazione, che testualmente recitava: “Rifiuto dell’acconto di 500 euro riferito alla mensilità di novembre”, non dello stipendio.
CISL FP (Donato Tricase) – UIL FPL (Camillo Di Felice – Domenico Fecondo)
