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Protesta dei sindaci: Tagliente “sistemare il Trigno”, M5S “soldi in arrivo”

La giornata di ieri è stata sicuramente una di quelle che resterà negli annali della storia del comprensorio vastese. Il maltempo di fine novembre ha di fatto isolato l’entroterra già messo in ginocchio dalle piogge del 5-6 marzo e per la prima volta i sindaci di un intero territorio indossando le loro fasce hanno inscenato un’azione clamorosa per far sentire la propria voce unitaria e provare a chiedere con forza dignità per quelle terre dimenticate dalla Provincia, dalla Regione e dal Governo centrale.

La protesta dei sindaci che hanno occupato la Statale 16 ha scatenato tutta una serie di interventi ed eventi incentrati sugli scenari presenti e futuri.

A cominciare da quello di Giuseppe Tagliente, presidente emerito del Consiglio regionale, che pur aveva in parte criticato la scelta dei sindaci ai quali aveva suggerito “di formulare anche proposte sostenibili e non generiche, che siano cioè il frutto di analisi approfondite del territorio”.

In particolare Tagliente aveva individuato delle priorità rilevando come “tra le cause maggiori del dissesto avvenuto nei giorni scorsi c’è senza alcun dubbio il cedimento della traversa sul Trigno in località Pietrafradicia del Comune di Lentella sul cui rifacimento i sindaci dovrebbero richiamare l’attenzione delle autorità competenti in materia ed insistere per il relativo finanziamento”.

Per l’ex sindaco di Vasto, “la traversa, realizzata negli anni Sessanta dal Consorzio Industriale, va immediatamente ricostruita non soltanto per ragioni di riconsolidamento dell’argine e del terreno circostante ma anche per riconvogliare le acque all’uso industriale ed alla potabilizzazione civile”.

“Rimanere nel generico o limitarsi a dar voce alla giusta indignazione delle popolazioni dell’hinterland senza proporre innanzitutto il ripristino della traversa – aveva chiosato Tagliente – potrebbe comportare in rapida successione di tempo altri disagi e nuove difficoltà, quali il calo della produzione industriale e la carenza idrica in modo particolare nella prossima stagione estiva”.

Subito dopo la clamorosa protesta i pentastellati Gianluca Castaldi e Pietro Smargiassi si erano recati da Prefetto di Chieti per provare a proporre soluzioni al problema della viabilità. Una proposta che, come ha spiegato il senatore vastese, è quella dello “stilare una lista pubblica di priorità con la collaborazione delle Province che hanno contezza dello stato del territorio ed eseguire gli interventi in base a quella”.

“Finalmente i sindaci hanno alzato la testa di fronte a una politica e soprattutto ai partiti inutili e fermi”, ha commentato Castaldi, che pure ha espresso perplessità per la scelta dei primi cittadini che “hanno bloccato un servizio pubblico. Meriterebbero per questa ragione una tirata d’orecchie, ma questo gesto ha fatto muovere le acque”.

Smargiassi, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, ha annunciato come “con il nuovo Pos Fesr 2014-2018 da gennaio arriveranno circa 25 milioni di euro tutti da destinare esclusivamente al dissesto idrogeologico”. “La scusante i soldi non ci sono – ha detto – è finita”.

Il tutto alla vigilia del vertice tenuto ieri sera al Comune di Vasto.

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