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Cotir, anche a Natale dipendenti senza stipendio

Sarà un altro Natale amaro per i dipendenti del Cotir di contrada Torre Sinello a Vasto, il centro di ricerca nel quale i lavoratori non ricevono lo stipendio da circa due anni. Ed anche alla vigilia delle festività non riceveranno alcun assegno. A denunciare forte preoccupazione sono le organizzazioni sindacali che chiudono una nota in modo molto significativo scrivendo: “La paura dei dipendenti e che dopo tanta attesa la montagna partorisca il topolino, nel senso che il piano di riordino che si sta elaborando non abbia gambe per camminare ma possa rivelarsi un’operazione di facciata che chiede solo ulteriori sacrifici ai lavoratori.
I lavoratori esasperati sono sempre più arrabbiati e determinati a far valere i propri diritti con tutti i mezzi e in tutte le sedi”.

E sì perché forti dubbi sono sollevati proprio su quel piano che avrebbe dovuto portare alla fusione dei tre centri di ricerca abruzzesi nell’ente unico CRIA il cui parto sembra, però, ancora lontano da venire nonostante che la Regione abbia provveduto a nominare “quattro professionisti con il compito di elaborare il piano di riordino. Successivamente è stata nominata anche una commissione di “esperti” che avrebbe dovuto supportare i liquidatori nella elaborazione del piano.

Vale la pena ricordare che il riordino sarebbe dovuto avvenire in tempi stretti, stando alle rassicurazioni ricevute dai liquidatori e, comunque non oltre giugno 2015. Invece a tutt’oggi, continuiamo a ricevere indicazioni generiche sia sui tempi sia sul contenuto del piano”.

Le OO. SS. disegnano un quadro davvero preoccupante e desolante sulla situazione insistente. Infatti raccontano come “lavoratori non percepiscono lo stipendio da 2 anni e le strutture stanno andando in malora per la mancanza degli interventi di manutenzione. Vale, inoltre, la pena sottolineare ancora una volta che in questi 2 anni i lavoratori hanno portato a termine tutti i progetti programmati e finanziati, con enormi sacrifici e in condizioni difficili, perché è difficile lavorare senza stipendio e senza avere le risorse necessarie per svolgere le attività.

La Regione non è stata in grado di mettere a disposizione la liquidità per anticipare i costi dei progetti e solo dopo varie pressioni hanno creato un fondo di rotazione da cui poter attingere la liquidità. Ma l’accesso al fondo è così macchinoso che i dipendenti e le loro famiglie sono rassegnati a passare un Natale senza percepire un centesimo di stipendio”.

“Tutto questo è profondamente ingiusto – chiosano i sindacati – ma più ingiusto e intollerabile è l’atteggiamento della classe politica regionale che da ormai 5 anni sta prendendo in giro i lavoratori mediante continue promesse di soluzioni mai concretizzate. Se all’inefficienza dei politici si aggiunge l’indifferenza e magari l’incapacità di coloro che dovrebbero adoperarsi per mettere in atto le soluzioni, il quadro diventa fosco e desolante”.

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