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Via Lota, una Vasto da terzo mondo: la denuncia del Movimento 5 Stelle

Chi non ricorda la campagna avviata dal Movimento 5 Stelle in merito al Piano asfalti con la quale si chiedeva ai cittadini di segnalare le criticità da sottoporre all’attenzione dell’Amministrazione comunale in vista della riasfaltatura di alcuni tratti viari. Orbene tra quelli segnalati c’era sicuramente la situazione di via Lota dove nell’ottobre scorso i pentastellati avevano organizzato un incontro proprio per parlare delle problematiche della zona e che sono risultate ben più complesse delle ‘comuni’ buche.

A quell’incontro aveva partecipato anche il consigliere regionale Pietro Smargiassi che aveva potuto constatare in prima persona che “raggiungere le abitazioni in fondo alla strada è un percorso a ostacoli da percorrere quasi al buio, su una stradina dissestata, stretta, corredata di sterpaglie in stato di abbandono, scoli d’acqua e fossi laterali pericolosi. Per culminare in un burrone privo di rete di protezione.

Dal confronto con i cittadini residenti in via Lota sono emersi dettagli sconcertanti: problematiche segnalate da tempo e rimaste inascoltate”. Questo il resoconto del Movimento 5 Stelle vastese che torna a denunciare come “la sede viaria ormai è divenuta una vera e propria mulattiera che necessita urgentemente di un intervento, che manca da oltre 30 anni. Era stata inserita nel piano triennale delle opere pubbliche che prevede l’allargamento e il rifacimento del manto stradale, eppure è stata inspiegabilmente esclusa dal Piano Asfalti, come da nostra recente segnalazione unita alle osservazioni al Piano stesso”.

I pentastellati attaccano il silenzio dell’Amministrazione comunale di fronte alle esigenze dei cittadini. Infatti scrivono:
“I residenti hanno palesato più volte anche la necessità di creare uno sbocco alternativo all’uscita su via del Tratturo ed hanno presentato un’istanza al Sindaco ed alla Polizia Municipale (istanza n. 109 del 13 marzo 2013) proponendo di utilizzare la strada prevista dal piano regolatore collegante con Via L. Cardone (circa 200 metri), oppure una strada alternativa collegante con il Supermercato Conad.
Non hanno ricevuto risposta.

L’illuminazione della strada, già carente per i pochi pali presenti, evidenzia zone d’ombra a causa di lampade fulminate. I residenti si sono attivati contattando la società concessionaria del servizio (Enel Sole) per la sostituzione delle lampadine, ma resta il problema dell’inadeguatezza della rete d’illuminazione.

Altro pericolo è rappresentato da un palo piazzato al centro della carreggiata, che i residenti hanno segnalato alla ditta ENEL Distribuzione in data 23/10/2015, la quale ha girato la richiesta al Comune. Non hanno ancora notizie sull’interessamento della pubblica amministrazione.

Viste le problematiche del quartiere, i residenti hanno costituito quest’anno un Comitato di zona per monitorare la presa in carico, da parte degli amministratori comunali, delle istanze presentate. In data 18/05/2015 il Comitato ha formalizzato una richiesta di incontro con il Sindaco. Anche in questo caso nessuna risposta.

In data 19/05/2015 il Comitato ha presentato una richiesta di informazioni sul comparto edilizio CO53, per il quale è stata escussa una polizza fideiussoria da parte del Comune per euro 30.662,55 destinati alla sistemazione delle opere di urbanizzazione del medesimo comparto.
Questo importo non è mai stato utilizzato per il fine previsto, per cui gli aventi diritto hanno diffidato tramite legale l’attivazione di una procedura legale. Ennesima assenza di risposta”.

Il M5S Vasto, dunque, si fa portavoce dei cittadini inascoltati, che hanno pieno diritto di richiedere all’Amministrazione comunale interventi atti a consentire di vivere il proprio quartiere in modo dignitoso, eliminando elementi di pericolo che sono concentrati in via Lota in modo sconcertante. Una Vasto da terzo mondo.

“Chiediamo, pertanto al Comune – concludono i pentastellati – di adempiere al suo dovere di ascolto dei cittadini che, peraltro, non usano lamentarsi in attesa di un aiuto caduto dal cielo, ma avanzano essi stessi proposte e soluzioni su cui chiedono un confronto costruttivo e fattivo. Confidiamo, questa volta, in una risposta doverosa e necessaria”.

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