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Quando a pensar male ci si azzecca

Riceviamo e pubblichiamo. Premesso che lo svolgimento di ogni attività deve essere improntato su principi di lealtà e trasparenza, cardini fondamentali per eseguire correttamente il proprio ruolo; ci spiace dover constatare la perseveranza, da parte di qualcuno, di continuare a non rispettare quanto comunemente concordato, cercando di fare puntualmente fughe in avanti. Chi ci conosce sa benissimo che, nel tempo, abbiamo svolto il nostro ruolo, dentro e fuori l’azienda, in maniera obiettiva, abbiamo sempre difeso ciò che ritenevamo più giusto, tuttavia a volte si può essere anche in disaccordo su qualche punto, ma ciò non può diventare il pretesto per screditare l’operato di altra parte sindacale che senza mai rallentare, in modo trasparente e leale, ha messo in campo tutte le azioni politiche, sindacali e giudiziarie favorevoli a garantire il sacrosanto diritto di tutti i lavoratori a percepire lo stipendio.

Crediamo in quello che facciamo, dissentiamo profondamente anche quando riscontriamo delle anomalie che non ci toccano direttamente, dal momento che non abbiamo ambizioni né politiche e né sindacali. Fatta questa doverosa premessa, siamo nuovamente costretti a rispondere ad un comunicato ultimo, di altra parte sindacale, per fare chiarezza su quella che è veramente la nostra posizione. Ricordiamo a chi scrive che quando si tratta un argomento o si fanno riferimenti a documenti specifici, onestà vuole che si riporti integralmente la parte citata e non solo una parte, in modo da non indurre chi legge in errore, per di più va sempre esplicitato il soggetto per non generare confusione. E’ ovvio che, in un confronto sindacale, anche l’azienda ha il diritto di fare proposte, ma questo non vuol dire che vengano condivise o accettate, anche perché sono verbali di riunione e non accordi, quindi gli addetti ai lavori sanno benissimo che non hanno nessun valore giuridico.

Nello specifico, ci sembra altresì doveroso dissentire su altrettante inesattezze riportate nel volantino:

  • effettivamente è stato inopportuno richiamare il punto (b) del verbale del 12 ottobre u.s., in quanto risulta che già abbiamo risposto unitariamente (comunicato stampa del 16 ottobre u.s.) ….. “pretendiamo dall’azienda il saldo, senza ulteriori rinvii, delle mensilità arretrate comprensive degli stessi interessi che i lavoratori hanno reso per prestiti ricevuti; e solo dopo, si potrà aprire un confronto nel merito per stabilire le modalità e i tempi di eventuali ritardi che saranno giustificati solo a fronte di dati certi e ben documentati …… anzi è bene ricordare che a seguito di un nostro sollecito, come CISL FP e UIL FPL, che riportiamo integralmente, la Fondazione ci ha convocato per il giorno 26 ottobre u.s., “ A seguito della riunione del 12 u.s., le R.S.A. FP CISL e UIL FPL, non avendo ricevuto nessun riscontro in merito alle “competenze stipendiali del mese di agosto e settembre 2015”, invitano e sollecitano codesta Direzione al pagamento degli stipendi arretrati, entro e non oltre il corrente mese di ottobre”.
  • il giorno 26 ottobre u.s. non abbiamo fatto nessun comunicato congiunto, bensì ci siamo incontrati dopo la riunione, convenendo che avremmo aspettato il giorno 10 novembre per stabilire congiuntamente (FP CGIL-CISL FP –UILFPL) quali azioni intraprendere nei confronti della Fondazione.

Riportiamo, per opportuna conoscenza di chi legge, il passaggio saliente del verbale di riunione del 26 ottobre u.s..

Aggiornamento sulla situazione della Fondazione

I rapp.ti della Fondazione consegnano alle organizzazioni presenti la documentazione attestante il fatturato ed i pagamenti ricevuti. In particolare fanno rilevare che a fronte del fatturato globale di €.7.844.448,75 la Fondazione ha ricevuto solo la somma di €.2.830.950,79. Tali dati sono incontestabili. La Fondazione conferma che oggi è stato pagato un acconto della mensilità di agosto 2015 ed un acconto della mensilità di settembre 2015 verrà pagato entro due giorni. Un ulteriore acconto nei giorni successivi. I rapp.ti della Fondazione precisano altresì che verrà pagato un altro acconto nei giorni successivi non appena perverrà un ulteriore accredito della ASL. Verrà, infine, pagato con certezza un acconto sulla retribuzione di ottobre 2015 anche se non è escluso, in caso di ulteriori rimesse, il pagamento integrale. I rapp.ti della Fondazione illustrano, altresì, il piano di ristrutturazione proposto dalla Regione e le osservazioni sollevate. Precisano che si è in attesa di un incontro con gli Organi regionali. Illustrano, altresì, la situazione economica e finanziaria della Fondazione (per ragioni di riservatezza non si riportano, sul verbale, i dati). Le O.S. danno atto della serenità con cui si è svolto l’incontro. La O.S. Cisl , in ogni caso, ritiene che le condizioni proposte non sono accettabili senza la certezza della futura erogazione delle retribuzioni con puntualità per cui propone di stabilire congiuntamente un piano di rientro per quanto attiene la retribuzione dei mesi di agosto e settembre 2015. Chiede altresì che dal prossimo mese di novembre alla scadenza prefissata si torni a retribuire le mensilità correnti secondo consuetudine. La O.S. Uil si associa.”

Quindi il tanto contestato verbale, e non l’accordo come si vuol far credere, è stato ampiamente discusso, come sopra detto, insieme agli amici della FP CGIL. Va anche detto che, il giorno 4 novembre 2015, ci siamo incontrati con il delegato della FP CGIL presso la camera sindacale della UIL, concordando, in modo inequivocabile, le azioni che avremmo intrapreso in seguito, condividendo un documento, preparato da noi, che avremmo comunicato tassativamente agli organi di stampa il giorno successivo. Purtroppo, inopinatamente il delegato della FP CGIL ha trasmesso solo una parte del comunicato, violando palesemente i patti, modificandone addirittura il significato e facendolo passare come frutto del suo lavoro, tant’è che, ugualmente, nel volantino-comunicato ci sembra di capire che noi siamo stati sempre alla finestra, ovvero non abbiamo partecipato a nessuna iniziativa. La nostra posizione per quanto riguarda gli acconti, alla luce di queste prossime rimesse da parte dell’ASREM e della ASL di Chieti, chiederemo formalmente il conguaglio sulle somme pregresse. Per concludere, diciamo, apertamente a tutti i lavoratori, che continueremo la nostra azione con più determinazione e l’onestà intellettuale che ci ha sempre caratterizzato, difendendo senza distinzioni tutte le categorie professionali.

Agli amici aziendali della FP CGIL diciamo che, sebbene non possano partecipare alle riunioni, certamente non per colpa nostra, li abbiamo sempre coinvolti nelle decisioni, sono stati informati di tutto, non gli abbiamo nascosto mai nulla, abbiamo fatto tante assemblee esterne proprio per farli sentire partecipi a tutti gli effetti, ma non sappiamo se a parti inverse sarebbe stata la stessa cosa, in ogni caso, come al solito, la correttezza non paga. In ultimo, ci chiediamo per quale ragione la CGIL, alla luce di quel tanto nominato verbale, non ha manifestato subito il proprio dissenso nella riunione congiunta? Perché ha aspettato il 6 novembre per esternare la propria contrarietà? Come diceva saggiamente qualcuno “a pensar male si fa peccato, ma molto spesso ci si azzecca”.

         CISL FP                                                                               UIL FPL

         Donato Tricase                                            Domenico Fecondo Camillo Di Felice

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