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Al cimitero di Vasto ricollocato il busto in onore di Santina Campana?

A distanza di due anni dalla sua rimozione non trova ancora dimora il busto in onore di Santina Campana, originariamente collocato nello spazio verde dietro l’abside della chiesa cimiteriale col volto rivolto verso l’ingresso di via dei Conti Ricci.

L’opera era stata realizzata nel 1995 dallo scultore fiorentino Egidio Ambrogetti e nello stesso anno posizionata nell’area cimiteriale in del 45.mo anno della scomparsa in odore di sanità della giovane originaria di Alfedena.
Lo spostamento del busto era stato deciso per realizzare le due nuove costruzioni (un vero pugno nell’occhio che non presenta alcuna armonizzazione con il locus prescelto) che ospitano degli ossari.

Da allora il volto di Santina ha subito anche l’onta dell’abbandono in una pinetina tra pile di mattoni, calcinacci e rami secchi, cosa che ha fatto adirare e non poco i suoi devoti, perché, per chi lo avesse dimenticato, ella, originaria di Alfedena dove era nata il 2 febbraio del 1929, a soli 7 anni si offrì “vittima” per la vocazione religiosa della sorelle e sacerdotale dei fratelli, perché, disse, “dove c’è una vocazione, non può mancare una vittima”. Una offerta che rinnovò fino alla morte, quando si spense la sua esistenza carica di dolore, ma, soprattutto, di meriti e di virtù.

A 14 anni, a causa della seconda guerra mondiale, fu sfollata per le montagne nevose dell’Abruzzo e del Molise e si ammalò gravemente di pleurite. A 16 anni andò novizia tra le Suore di Carità edificando le Maestre e Consorelle con lo spirito di sacrificio e di fede: “Voglio farmi santa, e grande santa”, ripeteva. A 17 anni, a causa di una emottisi polmonare, lasciò il Noviziato per entrare in Sanatorio.

Dal letto di dolore, che lei chiamava il suo “trono bianco” attirava le anime afflitte e le consolava: “Coraggio il soffrire passa, l’aver sofferto rimane”. Morì a soli 21 anni, il 4 ottobre 1950. Da quel momento le furono attribuiti numerosi miracoli per i quali è stata aperta la richiesta di beatificazione. La sua tomba si trova nella Chiesa di San Giuseppe a Pescina.

Purtroppo anche nel week-end del 1 novembre il busto in onore di Santina Campana non ha fatto la sua ricomparsa con sommo dispiacere e grande delusione per quanti erano soliti farLe visita anche nella ricorrenza di Ognissanti. Qualcuno ha voluto comunque lasciare un fiore, in attesa che il busto venga riconsegnato alla devozione dei fedeli. E qualcosa sembra muoversi (anche se non è dato ancora sapere se e quando ci sarà l’inaugurazione).

Infatti, l’immagine che pubblichiamo sembra riferirsi proprio alla nuova collocazione del busto di Santina in un posto che forse ottimale non è, ma almeno è di un certo decoro.

 

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