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Il Comune di Vasto ricorre al Tar del Lazio contro ‘Ombrina Mare’

Dopo il Comune di San Salvo anche quello di Vasto ha deciso di costituirsi dinanzi al Tar del Lazio contro la realizzazione di Ombrina Mare dinanzi le coste teatine. A una settimana dalla Conferenza di Servizi decisoria sulla questione, convocata a Roma per il 9 novembre, Il Comune di Vasto ha depositato ieri il ricorso contro la Rockhopper Italia S.p.A. (titolare del progetto Ombrina), il ministero dell’Ambiente, il ministero dei Beni e delle Attività culturali, il ministero dello Sviluppo economico, la Presidenza del Consiglio dei ministri e la commissione tecnica VIA-VAS per chiedere l’annullamento del Decreto ministeriale 172/2015 recante “la compatibilità ambientale” del progetto.

“Continuiamo, con impegno e determinazione, in ogni sede e con ogni mezzo a disposizione, la nostra battaglia contro la petrolizzazione del mare Adriatico e contro il progetto di Ombrina mare – ha detto il sindaco Luciano Lapenna a commento della nuova azione intrapresa dinanzi al Tar – La tutela dell’ambiente, della salute di tutti i cittadini e del comparto turistico e alberghiero del nostro territorio sono e rimangono una priorità della mia amministrazione”.

“Il ricorso al TAR del Lazio – ricorda ancora il primo cittadino – è solo l’ultimo atto di una lunga serie di azioni legali, osservazioni e delibere che la Città del Vasto ha prodotto per contrastare le trivelle e le tante minacce di coltivazione e ricerca di idrocarburi in Adriatico davanti la costa dei trabocchi. L’ultima in ordine di tempo è la delibera di Consiglio comunale n.77 del 5 ottobre 2015 che, senza se e senza ma, impegna il Municipio cittadino ad aderire e condividere l’azione politica delle Regioni Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Marche, Umbria, Campania, Veneto e Sardegna per l’abrogazione, mediante referendum, delle norme dello “Sblocca Italia” che consentono e facilitano la ricerca e le estrazioni di petrolio sia in mare che nella terraferma”.

“Inoltre – chiosa Lapenna – il 9 novembre sarò a Roma con gli avvocati e i consulenti per la conferenza di servizio convocata dal Ministero dell’Ambiente per discutere della procedura VIA – AIA ed esprimere la mia più totale contrarietà alla stessa”.

A Lapenna, però, arriva la provocazione del senatore del Movimento 5 Stelle Gianluca Castaldi che lo ha invitato a “strappare la tessera del Partito dei Petrolieri … il PD”

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