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Vigili senza armi, disposte le visite mediche

 

Al via la nomina della Commissione che dovrà valutare l’idoneità psico-fisica della polizia municipale all’uso dell’arma. A distanza di due settimane dalla scadenza e dopo la diffida del Diccap (il sindacato autonomo maggiormente rappresentativo del personale in divisa), la giunta comunale ha formulato un apposito atto di indirizzo al dirigente Vincenzo Marcello, affinchè provveda alla nomina della Commissione di esperti. L’organismo, previsto dal regolamento per la disciplina dell’armamento della polizia municipale, dovrà accertare il permanere dei requisiti fisici e psico-attitudinali degli agenti e degli ufficiali che dal 28 luglio scorso si sono visti costretti a rinunciare al dispositivo di protezione personale pur svolgendo il servizio notturno per il cui espletamento è prevista la dotazione dell’arma. I vigili urbani avevano anche comunicato di voler riconsegnare la pistola d’ordinanza, ma nessuno in Comune sembra abbia dato indicazioni su come procedere. La verifica dei requisiti deve essere ripetuta periodicamente ogni cinque anni e ogni qualvolta venga certificata una malattia non compatibile con l’uso dell’arma.

“In pratica l’amministrazione si accinge a fare quello che avrebbe dovuto fare alcune settimane fa, prima della scadenza della idoneità – osservano al Comando di Corso Italia, dove agenti ed ufficiali preferiscono tenere un profilo basso per non alimentare le polemiche, ma dove la questione “sicurezza” continua ad essere in primo piano. Ne sa qualcosa il Diccap che il 23 luglio scorso, attraverso il segretario regionale Walter Falzani, aveva inviato una diffida all’amministrazione comunale di “interrompere tutti i servizi ed in particolare quello notturno (dopo le 22) per il cui espletamento è prevista la dotazione dell’arma”.

L’intervento del sindacalista era stato preceduto da due note, una firmata da 7 ufficiali e l’altra sottoscritta  da 16 agenti che, nel far presente già dal 23 luglio scorso l’imminente scadenza dell’idoneità all’uso dell’arma, chiedevano disposizioni circa le modalità inerenti la restituzione della pistola d’ordinanza. Sulla questione era intervenuto anche Etelwardo Sigismondi, consigliere comunale di Fratelli D’Italia che aveva parlato di “una dimenticanza gravissima che potrebbe mettere in difficoltà l’attività della polizia municipale”.

Anna Bontempo (il centro)

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