“Tra i parametri per l’assegnazione della Bandiera Blu inserire anche la presenza del fratino, prezioso indicatore biologico dello stato di salute delle spiagge.”
E’ la richiesta che un gruppo di associazioni cittadine si accinge ad inoltrare alla Fee Italia, la Fondazione per l’educazione ambientale fondata nel 1987 per la diffusione delle buone pratiche ambientali, ma conosciuta soprattutto per l’assegnazione della Bandiera Blu, il prestigioso riconoscimento che premia le località balneari che soddisfano 33 criteri di valutazione suddivisi in quattro categorie: educazione ambientale e informazione, qualità delle acque di balneazione, gestione ambientale, servizi e sicurezza. La proposta di Arci, Wwf e Fai è quella di suggerire alla Fee una estensione dei parametri, con l’inclusione tra i criteri di assegnazione, della presenza del fratino, un piccolo uccello che nidifica negli ambienti dunali e che, per via della forte antropizzazione dei litorali, rischia l’estinzione.
A minacciare questo prezioso indicatore biologico sono l’erosione della costiera, l’espansione urbanistica e la pulizia delle spiagge con mezzi meccanici. In pratica i sodalizi vastesi intendono promuovere un’analoga iniziativa, alla stregua di quanto già fatto nella vicina Termoli dall’associazione Ambiente Basso Molise, presieduta da Luigi Lucchese.
“Alla Fee Italia chiederemo di tener conto di un prezioso bio-indicatore quale è il fratino – spiega il presidente Lino Salvatorelli, presidente dell’Arci – quindi di assegnare la Bandiera Bu a quelle amministrazioni comunali che portano avanti attività per la tutela di questo piccolo uccello. Se incontreremo resistenze tra gli operatori? Sono i primi a dover comprendere che senza tutela non c’è sviluppo economico. Del resto è risaputo – incalza Salvatorelli – che le prime vittime di un sistema non salvaguardato sono proprio le loro attività”.
Nel frattempo i sodalizi cittadini segnalano una brusca riduzione della nidificazione del fratino: quest’anno su nove nidi disseminati lungo la costa vastese (da Casalbordino a San Salvo), cinque sono andati a buon fine, ma solo tre fratini hanno spiccato il volo nonostante il paziente lavoro dei volontari. La stagione record si è avuta nel 2014 con diciannove nidi, di cui ben 11 individuati nell’ambiente dunale della riserva di Vasto Marina, oggetto in passato di pesanti manomissioni dovute al taglio indiscriminato della vegetazione protetta.
Anna Bontempo