“Strada di accesso disastrata: crepe, ampie e profonde buche, cigli della strada e marciapiedi invasi dall’erba; le aree tutt’intorno al piazzale, habitat naturale per topi e serpenti, senza alcuna manutenzione. Il ridotto personale della PolFer, pomeriggio, sera e notte, non c’è. Altri servizi? Il bar che resiste grazie alla buona volontà dei gestori, nonostante danneggiamenti e furti. Una volta, sulla strada statale, c’era una grande indicazione “a ponte” per la stazione ferroviaria: da qualche anno non c’è più; ora soltanto quasi invisibili frecce di direzione.
Da ormai troppo tempo c’è uno stato di degrado ed a tutti i passeggeri che effettuano lo scalo per raggiungere il nostro territorio e la nostra città, è offerto uno spettacolo di incuria e disinteresse”.
Era quanto scrivevano qualche tempo fa in una nota indirizzata a Trenitalia e al Comune i consiglieri di minoranza Massimo Desiati e Andrea Bischia. Le stesse considerazioni sono state fatte lo scorso weekend da un gruppo di turisti.
La Regione assicura che presto la stazione Vasto-San Salvo riavrà la fermata del Frecciabianca.
“Ma intanto non si potrebbe provvedere alla ordinaria manutenzione?” chiede l’utenza. In diversi punti l’asfalto è simile al paesaggio lunare. Basta un acquazzone e il piazzale di allaga. Altra nota dolente il servizio di biglietteria ad orari ridotti: è aperta dalle 6,15 alle 13,15 dal lunedi al venerdi. Per il resto della giornata e nel fine settimana, il servizio è affidato alle macchinette.
Il presidente del Consiglio Comunale di San Salvo, Eugenio Spadano e il sindaco Tiziana Magnacca hanno rimarcato pochi giorni fa l’abbandono dello scalo tornando ad invocare più cura e maggiore attenzione per la stazione che serve la fascia meridionale dell’Abruzzo e il suo entroterra.
Il centro (p.c.)