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Provincia: da settembre niente copertura per la manutenzione scolastica e le utenze

Si è tenuta martedì pomeriggio, nella sala di Convensazione del Palazzo Comunale di Lanciano, l’Assemblea dei Sindaci dei 104 Comuni della provincia di Chieti. Molti i sindaci presenti a cui il Presidente ha indirizzato una lettera di ringraziamento dove si legge “vi sono grato, colleghi, perché siete stati indispensabili ai fini della validità della seduta e del voto espresso in modo trasversale su ordini del giorno particolari, sviluppati attorno ai servizi resi alla nostra collettività e tutti ugualmente vulnerabili in questa fase di svolta per le autonomie locali. La solidarietà interistituzionale che si è espressa nell’organo assembleare ha messo in rilievo come le funzioni per i cittadini non sono classificabili secondo un ordine di priorità assoluto, ma solo rispettando i livelli di qualità dei servizi, che siano le province o i piccoli comuni o le città capoluogo, che l’intero sistema pubblico potrà sostenere di non aver fallito”.

L’Assemblea dei Sindaci ha deliberato all’unanimità la proposta dell’ANPCI, l’Associazione nazionale dei Piccoli Comuni Italiani, di chiedere al Governo una serie di misure ad hoc, tra cui il blocco dei tagli ai comuni sotto i 5000 abitanti e il ripristino dei trasferimenti erogati prima del 2011; l’eliminazione del Patto di Stabilità a partire dall’anno 2016; in subordine per i Comuni virtuosi, con decorrenza 2016, possibilità di utilizzo dell’avanzo di bilancio per la messa in sicurezza del territorio, delle scuole da realizzare e di quelle esistenti offrendo possibilità di lavoro alle imprese operanti nel proprio territorio; l’abolizione dell’associazionismo obbligatorio delle funzioni, visti i maggiori costi generati dalla sua vincolante e indiscriminata applicazione (come ultimamente relazionato anche dal Presidente Squitieri della Corte dei Conti) e libero associazionismo nel rispetto dei costi standard, consentendo ai Sindaci di scegliere ciò che è più vantaggioso per l’esercizio delle funzioni stesse; il mantenimento dell’affidamento diretto per acquisto di beni e servizi per importi fino a 40.000,00 euro e per lavori fino a 207.000,00 euro; di dare mandato al Presidente a promuovere tutte le iniziative necessarie volte a sostenere le richieste sopra esposte per la sopravvivenza delle comunità di minore dimensione demografica, sentinelle del territorio e per garantire il mantenimento, da parte dei Comuni, dei servizi essenziali ai propri cittadini.

Inoltre si è approvato un “Documento contro la chiusura e la razionalizzazione degli Uffici Postali”, sempre nell’ottica di garantire le realtà più vulnerabili per dimensioni territoriali, con riferimento ai provvedimenti di Poste italiane S.p.a. “attraverso la cancellazione o la riduzione di un servizio pubblico e sociale vitale penalizzano gravemente le Comunità” e si chiede unitamente la “costituzione urgente di un tavolo di confronto con Poste ltaliane S.p.a. esteso alle Organizzazioni Sindacali, al Presidente della Regione Abruzzo, ai Parlamentari eletti in Abruzzo ed a tutti i Sindaci dei Comuni interessati dal piano di chiusura e razionalizzazione, per scongiurare I’attuazione di un provvedimento assunto unilateralmente, irrazionalmente e senza una concertazione preventiva, in merito ai criteri posti a fondamento del piano di riordino degli uffici, con i rappresentanti degli enti locali”.

E’ stata l’occasione per il Presidente Mario Pupillo anche per fare il punto sullo stato di attuazione della Legge Delrio e di ripercorrere le iniziative condivise in questi mesi, anche con le quattro province abruzzesi e con i tecnici dell’ente, nei confronti del Governo centrale e del Parlamento, della Regione Abruzzo e della Corte dei Conti, e in ultimo presso l’Invimit per l’avvio del progetto di alienazione degli immobili di proprietà della provincia che venduti darebbero respiro alle casse dell’ente, impegno per il quale si è recato oggi a Roma, insieme al dirigente e referente del progetto Ing. Giancarlo Moca.

Nell’occasione, ha illustrato i dati elaborati nei dossier, consegnati sia al Presidente della Camera Laura Boldrini che al Ministero dell’Economia e delle Finanze, ai magistrati contabili, ai parlamentari abruzzesi e i correttivi al decreto enti locali presentati, di vitale importanza per la salvaguardia del bilancio e della sostenibilità dei servizi.

Infatti, alla presenza dei dirigenti scolastici, il Presidente Pupillo ha annunciato che, in assenza di approvazione delle misure richieste in discussione in queste ore al Senato, la manutenzione degli edifici scolastici e le utenze saranno prive di copertura finanziaria a partire da settembre e che, con certezza e salvo provvedimenti della Regione, non si effettueranno i servizi di trasporto scolastico e di assistenza specialistica ai disabili a partire dal prossimo anno scolastico.

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