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Incendi nella Riserva, Desiati: “difficile educare all’uso di una parte del Territorio sensibile che va protetto e valorizzato”

Se il presidente del Consiglio comunale Giuseppe Forte aveva parlato ddegli incendi nella Riserva naturale regionale di Punta Aderci come “opera di ignoti (ma non troppo) piromani che hanno trovato il modo per “divertirsi” distruggendo una vasta superficie arborea”, sottolineando come “ogni anno la Riserva, mal digerita da taluni, finisce nel loro mirino”, sulla questione si registra anche l’intervento del portavoce di Vastoduemilasedici Massimo Desiati.

Anche per il candidato sindaco “come ogni anno, approfittando delle temperature alte, c’è chi pensa di trarre un qualche beneficio dai roghi all’interno di quei luoghi protetti”, episodi, gli ultimi, certamente di natura dolosa come lo stesso Desiati ha potuto verificare presso il Comando dei Vigili del Fuoco.

“Difficile educare all’uso di una parte del Territorio sensibile che va protetto e valorizzato per quel che può rappresentare per la nostra città, in termini di turismo, accoglienza ed agricoltura – dice ancora il portavoce di Vastoduemilasedici – naturalmente, non potevano mancare l’assioma e le considerazioni di amministratori comunali i quali, ideologicamente vocati alla provocazione, ritengono che chi muove riserve sull’istituendo “Parco della Costa teatina” può anche appiccare gli incendi nelle aree protette… Uno scadimento politico senza fine”.

Desiati torna anche sulla questione dei volontari per la vigilanza dell’area della riserva soprattutto nel periodo estivo. “Apprezziamo molto la decisione di gruppi di volontari, raggruppati sotto sigle indipendenti e di rilievo nazionale, di controllare, notte e giorno e durante tutto il periodo estivo, le aree protette della Riserva naturale di Punta d’Erce – dice, preferendo utilizzare il nome tradizionale di quel luogo e non quello ufficiale della istituzione dell’area protetta – Con il loro impegno mostrano una sensibilità, civica e disinteressata, che supera quella di chi è chiamato istituzionalmente alla gestione ed al controllo di quelle aree. E’ un esempio partecipativo pari a quello manifestato da gruppi di volontari che s’impegnano a tener pulite spiagge ed aree verdi o, come in molte città avviene, a costituire realtà di vigilanza civica.

Speriamo che nulla impedisca la loro meritoria e volontaria azione di controllo, Punta d’Erce va tutelata, anche per la sua valorizzazione passa il rilancio del Turismo vastese”.

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