Per la tradizione celtica e per la gran parte delle cività agricole il solstizio d’estate, che cade tra il 20 e il 21 giugno, rappresenta il momento propizio per dare il via a qualcosa di nuovo, un evento benaugurale per l’inizio di un nuovo periodo della vita. E quest’anno il Coro di Stella Maris, magistralmente diretto dal maestro Paola Stivaletta, ha deciso di ridare corpo all’antico con un concerto dedicato al saluto all’estate giunta con il sorgere del sole poco dopo le 5 del mattino.
L’evento è stato celebrato in due momenti: il primo sul sagrato della chiesetta di S. Michele, il patrono della città, in uno dei posti più belli e panoramici di Vasto affacciato direttamente sull’orizzonte dell’Adriatico; il secondo all’interno del sacro tempio.
In bella mostra al centro della piazzetta anche un braciere, a rappresentare quei falò solstiziali purificatori e scaccia-spiriti che appartengono alla tradizione come le corone indossate sul capo dalle componenti femminili del coro.
Una esibizione curata e apprezzata dai presenti che sono diventati sempre più numerosi e che ha saputo coniugare sonorità di epoche diverse e canti di natura diversa, in un connubio molto indovinato di musica antica (suonata con strumenti d’epoca) e danza all’esterno, e di canti della tradizione cristiana all’interno della chiesetta.
Un evento che il Coro di Stella Maris certamente riproporrà nel corso degli anni.