Vandali scatenati. Dopo Vasto marina nel mirino dei teppisti finiscono per la seconda volta in sette mesi gli impianti di San Salvo marina. Gli scellerati durante la notte hanno squarciato due teloni dei campi coperti di tennis. A fare la brutta sorpresa è stato il custode degli impianti sportivi del Circolo tennis il mattino successivo. Un gesto assurdo ingiustificato e sconcertante. Ancora più grave perché il raid non è stato fatto per rubare.
I teppisti hanno forato con una lama i teloni a circa un metro di altezza e poi li hanno incisi lungo i due lati della struttura distruggendoli. Non a caso la gang ha scelto il lato che non è ripreso dall’obiettivo della videosorveglianza. La telecamere, quindi, non hanno ripreso gli autori del raid. Particolare questo che fa pensare che probabilmente la gang conoscesse la struttura, come e quando intervenire e la zona più vulnerabile.
Non è escluso che i teppisti abitino alla Marina o comunque siano di San Salvo. Il gesto fa pensare a un dispetto, un’azione incivile compiuta al solo scopo di creare danno e sconcerto. E di sconcerto, oltre che esasperazione, la bravata ne ha provocato anche tanto.
Non è purtroppo la prima volta che la riviera finisce nel mirino dei vandali. Lo stesso Circolo tennis qualche mese fa subì un altro raid. Una gang, rimasta sconosciuta, portò via quattromila euro in contanti. La banda raggiunse la struttura sportiva della riviera, scavalcò la recinzione, ruppe una inferriata e un muretto ed è entrò nell’ufficio. Anche allora i ladri dimostrarono di conoscere bene il Circolo.
Allora come ora la banda fu bravissima a non lasciare tracce e riuscì ad evitare eventuali telecamere accese nella zona.
Il raid di lunedi notte fa il paio con altri furti messi a segno in diversi appartamenti della riviera e del quartiere 167 negli ultimi mesi. La mancanza di testimoni è purtroppo complice dei ladri. Il comando provinciale ha aumentato i controlli dei carabinieri. Soprattutto durante il weekend i posti di blocco sono stati raddoppiati. Chi può aiuti i carabinieri. Anche solo un piccolo indizio potrebbe dare un nome ai teppisti, è l’appello lanciato più volte dall’amministrazione comunale e condiviso dagli investigatori. (p.c.ilcentro)