“Ormai il centrosinistra abruzzese ci ha abituato al suo sconveniente doppiogioco soprattutto su temi molto sentiti dai cittadini come quelli ambientali. Così è accaduto sulla questione dell’elettrodotto Villanova – Gissi dove il governo Del Turco, con la DGR n.753 del 30.07.2007 e ben 8 incontri/conferenze di servizi dal 22.11.2007 al 19.09.2008, ha dato il via all’opera e l’attuale governo regionale targato D’Alfonso ha provato, senza successo, a scaricare le responsabilità su altri. Ora però si autorizzano i lavori per un altro elettrodotto, in provincia di Chieti”: questo il duro commento del Presidente della Commissione di Vigilanza della regione Abruzzo Mauro Febbo all’ennesimo parere favorevole ad un nuovo elettrodotto che coprirà la tratta Gissi-larino-Foggia.
“Il Presidente D’Alfonso, tra un infrazione automobilistica e l’altra motociclistica, non più tardi di tre mesi fa tuonava la sua contrarietà all’opera e l’impegno a fare di tutto per scongiurarne la realizzazione – denuncia ancora Febbo – Purtroppo non ha fatto seguire i fatti alle parole (sic!!!). Infatti ci saremmo aspettati una posizione politicamente e ufficialmente condivisa a tutti i livelli su questa linea e soprattutto che non venissero più autorizzati altri progetti simili.
“Ciò naturalmente non è avvenuto – insiste l’esponente forzista – e a dimostrazione di questa consolidata ipocrisia, contraddittorietà e becero populismo c’è una comunicazione del Servizio politiche forestali, datata 13 aprile 2015, che si allega, inviata ai Ministeri dell’Ambiente e dei Beni Culturali, con la quale si esprime PARERE FAVOREVOLE all’esecuzione degli interventi previsti in provincia di Chieti relativi all’elettrodotto “Gissi-Larino-Foggia” (sempre da parte di Terna). Quindi D’Alfonso-Mazzocca-Di Matteo sono contrari all’elettrodotto Villanova-Gissi, forse perché coinvolge la parte pescarese della regione, mentre per la restante parte sud della Regione l’elettrodotto si può realizzare”.
Non ha peli sulla lingua Febbo che pone l’accento pesantemente sulla posizione ondivaga del centrosinistra regionale. “Questa volta su chi verranno rimpallate le responsabilità? Non ci vengano a raccontare che il PARERE FAVOREVOLE è relativo alla parte idrogeologica – dice – perché è proprio su questa che possiamo e dobbiamo insistere se vogliamo veramente dare un alt a progetti direttamente calati dal Governo Renzi. Proprio quello doveva essere NEGATIVO, se realmente l’esecutivo regionale voleva dire la sua contrarietà alla realizzazione. E su chi verrà scaricata la responsabilità dei numerosi procedimenti di VIA giacenti negli uffici regionali alla data del 31.3.2015 riguardanti la prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi che dovranno essere trasmessi al Ministero e che quindi non saranno più di competenza della Regione?”
Febbo, però, non si ferma a quanto accaduto per il nuovo elettrodotto, ma lancia un nuovo allarme anche sulla deriva petrolifera. Infatti, aggiunge “Visto che il Via nazionale ha già dato parere favorevole a Ombrina e Elsa 2, esiste il rischio concreto che la nostra regione sia interessata da una deriva petrolifera se pensiamo che i progetti sul Tavolo del ministero sarebbero ALMENO OTTO e riguardano l’intero territorio regionale. Si tratta nello specifico di permessi per esplorazioni e realizzazione di pozzi (quindi perforazioni) per la ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi. Probabilmente il governo regionale dichiarerà la propria contrarietà (formale) a queste realizzazioni, ma sappiamo benissimo come la pensano a Roma e in Abruzzo sarà davvero difficile fronteggiare l’invasione dei temutissimi ufo, con il silenzio assordante delle associazioni e organizzazioni ambientalistiche che anche su questo argomento, come sull’impianto Gpl di Ortona, inspiegabilmente tacciono.”
Ecco il parere favorevole all’elettrodotto.