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Giunta azzoppata verso l’azzeramento?

 

 

Nessuno se lo aspettava. Le dimissioni dell’assessore all’urbanistica, Luigi Masciulli hanno spiazzato i partiti della coalizione di centrosinistra. La riconsegna della delega da parte dell’esponente socialista – che ha chiesto precise garanzie scritte sulla definitiva approvazione di alcuni documenti di pianificazione territoriale al palo da nove anni – ha avuto l’effetto di una doccia fredda per la maggioranza, alle prese ora con l’ennesima crisi amministrativa, arrivata proprio mentre la compagine si accingeva a varare un programma di fine mandato finalizzato a placare i mal di pancia interni. In mancanza di impegni precisi sugli strumenti urbanistici (piano spiaggia, piano di recupero del centro storico e piano di gestione dell’area Sic, sito di interesse comunitario), Masciulli ha preferito gettare la spugna riconsegnando la delega che qualche settimana prima aveva rimesso nelle mani del segretario cittadino del Psi.

Non mi aspettavo che la situazione precipitasse – confida un esponente del partito democratico – sono comunque ottimista e credo che ci sia la possibilità di far tornare Masciulli sui suoi passi”.

Nessuna dichiarazione da parte del Sindaco Luciano Lapenna che quando si è visto restituire la delega è andato su tutte le furie. L’inatteso epilogo è avvenuto a distanza di poche ore dal vertice di maggioranza – annullato dopo le dimissioni del socialista – che avrebbe dovuto dare il via libera al documento proposto dal primo cittadino e sciogliere il nodo dell’ingresso in Giunta di Luigi Marcello, capogruppo consiliare di Giustizia Sociale, sul quale c’è però il veto del segretario del Pd, Antonio Del Casale, non per motivi personali, ma per ragioni di equilibri politici. Le ipotesi che si profilano ora all’orizzonte sono due: azzeramento della Giunta o ridistribuzione delle deleghe agli assessori. Ma ha senso rimettere tutto in discussione a distanza di un anno dalle elezioni amministrative’ Certo è che la coalizione di centrosinstra si trova ora alle prese con l’ennesima crisi amministrativa. Si è perso il conto di quante ce ne sono state finora. L’ultima risale ad un anno fas, quando il sindaco Lapenna decise di azzerare l’esecutivo, per poi riconfermarlo in blocco, in risposta alle critiche di immobilismo che gli arrivavano dal suo partito, il Pd.

Anna Bontempo (ilcentro)

 

 

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