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Lapenna vs Desiati e Sigismondi: “è stata avviata un’operazione pericolosissima che può fare molto male alla democrazia di questa città”

Dopo i fatti di ieri in Conferenza stampa era certa la convocazione di una conferenza stampa da parte della maggioranza se non altro per stigmatizzare quanto accaduto, e la convocazione è giunta nella serata. E stamane, si è presentato a gran completo lo stato maggiore del PD a sostenere Luciano Lapenna nel confronto coi giornalisti.

Nella Sala del Gonfalone, è stato il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Forte, ad aprire le danze parlando, e non poteva essere altrimenti, del Bilancio di previsione, la cui approvazione “consente di fare quelle opere che i cittadini si aspettano. Siamo tra i primi comuni che approvano il Bilancio” (la cui scadenza era fissata dal Governo per il 31 maggio). “Un risultato brillante che ci dà respiro e ci consente di portare avanti il nostro programma di governo”, ha detto ancora Forte prima di addentrarsi sulle vicende diciamo di “cronaca”, affermando “con il cuore che piange ho dovuto fare intervenire la forza pubblica. Non era mai accaduto, come ho avuto modo di verificare, che si giungesse ad una aggressione simile. Le Istituzioni e il ruolo che ognuno di noi riveste vanno rispettati – ha chiosato il presidente del Consiglio comunale, esprimendo solidarietà neri confronti del sindaco, ma anche del consigliere Guido Giangiacomo.

“Quando si raggiungono questi livelli, quando si arriva quasi allo scontro fisico siamo davvero alla frutta”, ha detto ancora, prima di portare il primo fendente a un parte delle opposizioni: “mi auguro che quando qualcuno si rende responsabile di queste cose è bene che chi gli siede accanto intervenga e lo faccia rinsavire. Quando anche questo non accada ci deve essere almeno espressione di solidarietà verso il sindaco e le istituzioni”.

L’augurio del presidente Forte è che “all’interno del Consiglio comunale non accadano più cose del genere. L’aver dovuto chiedere l’intervento della forza pubblica vuol dire che abbiamo raggiunto il livello più basso della storia democratica di questa città”.

E’ stato il segretario cittadino del Partito Democratico, Antonio Del Casale, a fare eco a Forte esprimendo ancora soddisfazione per l’approvazione del Bilancio (uno dei temi ricorrenti di tutta la conferenza) “avvenuta con una tempistica degna di nota” e che rende “possibile contrarre mutui e mettere in campo opere importanti. Il giovane segretario dedica qualche istante anche all’atteggiamento di Luigi Marcello e del PSI parlandone in questi termini: “La vivacità che abbiamo mostrato è sempre finalizzata al perseguimento di determinati obiettivi”.

Sulla vicenda aggressione Del Casale ha sottolineato come “quello che mi ha più spaventato sono state le non reazioni di Desiati e Sigismondi che anzi sui social networks hanno voluto minimizzare l’accaduto. Dopo la bagarre che c’è stata in aula – ha detto ancora – vedere Sigismondi cercare di raggiungere il numero legale per portare avanti il proprio Odg è stato uno spettacolo inaccettabile”.

“Se Desiati e Sigismondi hanno questo modi di intendere le istituzioni credo che la città debba riflettere sul da farsi – ha detto Del Casale – lo scontro dialettico ci può stare, ma la brutta figura di ieri non va sottovalutata e mi aspetto una forma di condanna di tutta la città. E’ inaccettabile, indecente ed indegno quanto accaduto da parte oltretutto di chi ambisce ad amministrare la città”, ha chiosato il democrat che, poi, parafrasando D’Alessandro ha aggiunto “la nuova ditta di Vasto non è PD-Forza Italia che non sono alleate, ma Desiati-D’Alessandro”.

Nella sala del Gonfalone c’erano anche il vice-sindaco Vincenzo Sputore, gli assessori Lina Marchesani e Marco Marra, i consiglieri comunali Elio Baccalà e Paola Cianci, la quale ha evidenziato come “il paradosso sta nel fatto che l’aggressione di D’Alessandro è avvenuta proprio nel momento in cui si parlava dei 3 Ordini del giorno sulla sicurezza”. Sul bilancio ha ricordato come sia stato approvato in anticipo e “non abbiamo toccato le tariffe né aumentato le tasse”. Sulle astensioni in Aula ha aggiunto “insieme supereremo le difficoltà espresse in Aula dai consiglieri, ma vi saranno le sedi opportune”.

L’ultimo intervento quello più atteso è stato quello del primo cittadino Luciano Lapenna, che, come d’obbligo, ha inizialmente espresso “soddisfazione massima per un Bilancio approvato che è quello di un comune sano e che non ha toccato le tasche dei cittadini e non ha aumentato le tasse”. Il passaggio più lungo non poteva non riguardare la vicenda che lo ha visto protagonista dell’aggressione, ribadiamo violentissima seppur verbale, nell’Aula consiliare. “All’interno di un Consiglio comunale sono stati minati i valori fondamentali che sono alla base della convivenza democratica – ha esortito il sindaco – è un’operazione pericolosissima sicuramente in clima pre-elettorale che può fare molto male alla democrazia di questa città. Hanno impedito al Consiglio comunale di continuare nei lavori programmati e se mi sono alzato per dire che non c’era più il clima sereno per continuare i lavori è perché era così, perché per ben due volte c’è stata una aggressione forte”.

“Da ieri sera – ha aggiunto Lapenna – ricevo messaggi di solidarietà e telefonate da esponenti importanti del centrodestra vastese e dai consiglieri di opposizione in Consiglio comunale, tranne che da Sigismondi e Desiati”, di cui qualche minuto prima aveva condannato la mancanza di una risposta e di una presa di posizione rispetto all’accaduto.

”Nessun sindaco – ha detto Lapenna mentre riecheggiavano i nomi di Ciccarone, Notaro, Andreini, Ritucci-Chinni – è stato mai costretto ad alzarsi e a lasciare il Consiglio comunale perché non c’era più un clima idoneo a portarlo a termine. Sono stato costretto da una persona che riesce ad avere spazio grazio alla connivenza di qualche altro consigliere comunale”.

Qualche minuto più tardi Lapenna avrebbe parlato dell’accaduto anche all’incontro sulla legalità che vedeva ospite al Palizzi la sorella di Paolo Borsellino, Rita, per sottolineare la necessità del rispetto per le istituzioni in un Paese che si definisce democratico.

Sulle conseguenze dell’accaduto sul piano giudiziario, anticipando che riferirà anche al Prefetto, il primo cittadino ha detto che “come accaduto per altri avvenimenti, mi aspetto che il Commissariato chieda gli atti del Consiglio. Sarà il procuratore a valutare se esistano gli estremi per un’azione giudiziaria”.

Intanto stamane anche Angelo Bucciarelli, responsabile dell’associazione Vastoviva, ha voluto esprimere “sSolidarietà a Luciano Lapenna per l’attacco verbale subito ieri in pieno Consiglio Comunale, un luogo, una istituzione che dovrebbe dare all’intera cittadinanza la misura della serietà, del senso civico di chi ci amministra. È l’ulteriore, gravissimo, segnale di un clima d’odio, alimentato da cattivi maestri. Un atteggiamento insopportabile. So che Lapenna è troppo intelligente e preparato per dare peso a episodi di questo tipo, ma credo che ormai la misura sia colma, niente può più essere lasciato cadere.

Luigi Spadaccini
(spadaccini.luigi@alice.it)

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