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Sanità regionale, fuori dal commissariamento solo grazie ai tagli sugli infermieri. La denuncia di Ipasvi Chieti

Nei giorni scorsi, l’assessore regionale alla Programmazione sanitaria, Silvio Paolucci, ha ribadito come entro settembre la Regione Abruzzo uscirà dal commissariamento del settore sanitario. Sia il commissariamento, però, che la procedura e le scelte seguite per uscirne sono spesso finite sotto accusa in quanto hanno spesso significato tagli anche pesanti ai servizi per gli utenti-cittadini. E se la battaglia sulla chiusura paventata di quattro punti nascita è sotto gli occhi di tutti, meno lo è il taglio del personale che come denuncia il Collegio Ipasvi (Infermieri professionali, assistenti sanitari e vigilatrici di infanzia) Chieti sta colpendo il settore infermieristico, molto più che altri nell’ambito delle stesse Asl.

E la denuncia del Presidente dell’Ipasvi Chieti, Giancarlo Cicolini, è chiara: “I conti della sanità abruzzese tornano in ordine solo grazie ai tagli sugli infermieri e, di conseguenza, sulla qualità delle cure” e per sostenere quanto dice ricorda come “nella sola Asl Lanciano Vasto Chieti al 31 marzo scorso non sono stati rinnovati 32 incarichi a professionisti infermieri (di cui 26 incarichi a tempo determinato e 6 pensionamenti); ulteriori tagli sono previsti entro l’anno in corso (approssimativamente ulteriori 40 unità infermieristiche in meno)”.

Pur apprezzando l’importante risultato dell’avvio dell’uscita dal commissariamento, ottenuto al tavolo di confronto con i tecnici dei Ministeri della Salute e dell’Economia dal Presidente della Regione Abruzzo e Commissario ad acta alla Sanità, Luciano D’Alfonso, dall’assessore alla Programmazione sanitaria, Silvio Paolucci, e dal sub commissario Giuseppe Zuccatelli, l’Ipasvi sottolinea l’urgenza di un’immediata riorganizzazione delle Aziende sanitarie locali al fine di garantire i livelli essenziali di assistenza ai cittadini-utenti.

“Come Infermieri – aggiunge il presidente di Ipasvi Chieti – – abbiamo sempre ritenuto di grande importanza il “rientro” dalla situazione di commissariamento, ma ribadiamo che non può essere realizzata solo a scapito della salute delle persone e della sicurezza degli operatori. Pur comprendendo la necessità di contenere i costi e di mantenere in equilibrio i bilanci anche attraverso una razionalizzazione del personale, meno comprensibile rimane il perché alcune categorie professionali abbiano subito una riduzione della dotazione organica maggiore rispetto alle altr”».

Secondo l’Ipasvi da anni, e particolarmente in questo momento storico, in diverse realtà italiane si è attuato un “investimento strategico” sui professionisti infermieri: basti ricordare l’istituzione delle unità operative a gestione infermieristica, il “See & Treat”, l’infermiere di famiglia e di comunità. Si stanno inoltre ridefinendo i nuovi ambiti di esercizio per la professione, il tutto finalizzato a dare certezze ai cittadini e ai servizi come già avviene negli Usa, Canada, Australia e Gran Bretagna.

“Al fine di garantire continuità e qualità delle cure ai cittadini – prosegue Cicolini – la programmazione o la riorganizzazione avrebbero dovuto anticipare la razionalizzazione delle risorse. A oggi ancora sporadiche sembrano le iniziative legate alla riorganizzazione interna delle Aziende sanitarie, finalizzate a garantire un’adeguata risposta ai bisogni di salute dei cittadini. L’Abruzzo non può e non deve rimanere indietro e, sempre nel rispetto delle necessità regionali, riteniamo necessario e non più rinviabile che il Governo regionale definisca nuovi criteri per la determinazione delle dotazioni organiche e che le Aziende sanitarie locali, nel rispetto delle linee di indirizzo regionali, riorganizzino sia le strutture ospedaliere sia i servizi territoriali e domiciliari, con forti investimenti nella figura infermieristica. Tagliando i professionisti infermieri, si tagliano i servizi destinati a garantire l’adeguatezza e la completezza della risposta ai bisogni di salute dei cittadini, ultima cosa utile in sanità. Il Collegio IPASVI di Chieti è totalmente disponibile a collaborare allo sviluppo del sistema sanitario abruzzese a tutela e a garanzia della popolazione e degli operatori”.

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