L’ultimo mio manifesto “Perché non ti candidi anche tu?” ha avuto un successo inaspettato. Non per la mia persona ma, ciò che più conta, per la prospettiva, per le idee e i soggetti da mettere in campo in vista delle Comunali 2016. Il caldo invito non solo è stato raccolto, ma si è trasformato, da parte di amiche, amici e conoscenti in un contro-invito: perché non facciamo una Lista Polis? Sapevo da tempo che Polis non è stato un semplice foglietto A4, che per anni ha informato e sollecitato i cittadini più attenti alla politica locale, ma ha rappresentato un Laboratorio, un contenitore virtuale in attesa di essere riempito e speso. Quel momento è arrivato? I prossimi mesi lo diranno. Non si tratta di essere favorevoli o contrari. Si tratta di vedere quanta gente è disposta, come invocava il manifesto, a venire fuori, a uscire dal guscio, a metterci la faccia e, soprattutto, ad abbandonare le lamentele (pur giuste, nei confronti di un’Amministrazione pasticciona e inconcludente, che ha condotto Vasto al punto più basso della sua storia) per agire, per vincere, per affermare e realizzare i propri progetti. Servono giovani e anziani, donne e uomini in grado di credere che un’altra politica è possibile.
Ma non basta. Occorre aggregare, unirsi ad altre forze, semplificare l’offerta politica, non disperdere le energie. Occorre la ricerca di un progetto unitario con un candidato a sindaco credibile, in grado di dare voce a tutti. La malattia del solipsismo, dell’uomo solitario che si guarda allo specchio, dell’uomo solo al comando, non mi appartiene. In questi quattro anni è stato fatto un grande lavoro di opposizione. È costato molto in termini di coraggio e di assunzione di responsabilità. Dentro e fuori il Comune ci sono tante realtà che desiderano opporsi all’attuale Amministrazione, sconfiggerla e metterla a riposo. Se nei prossimi mesi si riuscirà a lavorare in tal senso, Polis o non Polis, io ci sarò. In caso contrario, me ne starò a casa. Fare politica non è un ordine impartito dal medico. Ci vogliono i voti, bisogna mettere insieme persone e idee, non tessere, non malati di protagonismo e di delirio d’onnipotenza. Proviamoci.
Davide D’Alessandro
Consigliere comunale indipendente