È iniziata a fatica la conta dei danni di quest’ultima ondata di maltempo che ha flagellato il territorio regionale e, soprattutto, i tratti costieri e collinari. Se la neve è tornata a cadere anche nel vastese medio-alto, sono state le piogge abbondanti e violente ed i venti anche ad 80 km/h a creare veri e propri disastri.
Alberi letteralmente sradicati hanno rappresentato pericoli talora imprevedibili, e così le strade ricoperte da acqua e fango, come quelle che collegano Cupello e Monteodorisio. Gli smottamenti più evidenti a Vasto, quelli in via Maddalena, leggero ma che ha rischiato di avere conseguenze su un automobilista, e in via Istonia, dove si circola a una sola corsia.
I tratti marini sono stati letteralmente sommersi, soprattutto dopo l’esondazione del torrente Buonanotte che ha di fatto creato molti danni a un noto vivaio, ormai ridotto a un laghetto, e a un camping, ma, soprattutto ha isolato l’intero complesso de Le Nereidi.
Ieri sera San Salvo Marina sembrava un fiume in piena con il traffico interrotto sulla Statale 16, ma l’adriatica è stata chiusa anche a Torino Di Sangro e a Fossacesia. Danni e pericolo anche nella zona industriale con le aziende costrette a fermare la produzione e a rimandare i dipendenti a casa anche per i pericolosi sbalzi di tensione. In Valsinello situazione al limite, con gli stabilimenti di fatto completamente allagati
Le mareggiate solo stamane sul tardi hanno lasciato rintravedere l’arenile, ma le acqua hanno raggiunto anche alcuni stabilimenti balneari.
Si registrano danni a tutte le infrastrutture viarie collinari, ma il maltempo ha colpito pesantemente tutta la regione. Situazione critica, ad esempio, a Fossacesia con la viabilità compromessa a causa di smottamenti, allagamenti e alberi caduti. In particolare sono state chiuse al transito le strade provinciali Pedemontana e Viale San Giovanni in Venere. Inoltre risultano allagate e/o ostruite da smottamenti o da alberi caduti varie strade comunali: Fosso Palazzo, Via Piane, via Pratoli, Via Tagliaferri, via Cupone, via Casone, Via Piano di Riccio, Via Fonte Delle Cave. Chiusi preventivamente per motivi di sicurezza tutti i sottopassi, che al momento risultano tutti allagati, mentre si superava la soglia di allarme del Fiume Sangro.
“L’emergenza ha provocato notevoli danni al patrimonio edilizio e alle infrastrutture viarie comunali – ha detto il Sindaco Enrico Di Giuseppantonio – Risultano seriamente compromesse le aree rurali e le relative coltivazioni a causa delle abbondanti piogge. Per tutta la notte sarà attivo un gruppo di monitoraggio e di intervento per affrontare le emergenze. Nei prossimi giorni valuteremo i danni e chiederemo il riconoscimento dello stato di calamità naturale.”
Stato di calamità naturale che ha già deliberato il sindaco di San Salvo Tiziana Magnacca
Dicevamo delle conseguenze sull’intera regione dove sono tre i casi più eclatanti: la forte nevicata, il ghiaccio e i tamponamenti che hanno bloccato la circolazione sulla più importante arteria viaria verso l’interno, ovvero l’autostrada A24, riaperta solo poche ore fa, ma anche la A25; la caduta del traliccio dell’alta tensione, nella frazione di Mutignano di Pineto (Te), che ha provocato l’incendio della conduttura del gas metano e che ha causato il trasporto in ospedale di 12 persone per sospetta intossicazione e tre feriti; le voragini apertesi sull’asse attrezzato tra Chieti e Pescara che hanno inghiottito una ventina autovetture senza, per fortuna, coinvolgere nessuna persona.
Oltre centomila persone sono rimaste senza elettricità.