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Fondazione Mileno, dopo quello di dicembre a rischio anche lo stipendio di gennaio

milenoEntro domani i lavoratori della Fondazione padre Alberto Mileno – Casa di cura S. Francesco avrebbero dovuto ricevere lo stipendio del mese di gennaio, ma dopo lo slittamento di quello di dicembre (tredicesima compresa) difficilmente vedranno il becco di un quattrino, come ipotizza concretamente la Cgil aziendale che chiede a gran voce “al Direttore Generale della Fondazione Padre Franco Berti che la CGIL possa essere riammessa al tavolo di confronto, e di isolare chi vuole continuare sulla strada della conflittualità, che ad oggi ha prodotto questi risultati”.

In una nota l’organizzazione sindacale annuncia un programma di iniziative all’insegna dello slogan “Per difendere la Fondazione Padre Alberto Mileno”. “Volantinaggio, comunicati stampa, assemblea con i lavoratori, una richiesta di incontro all’assessore alla sanità Paolucci per attivare il tavolo di crisi, fino ad arrivare a due manifestazioni da tenersi davanti alla sede dei consigli regionali del Molise e dell’Aquila. Tutte iniziative che devono servire a denunciare il ritardo con cui l’ASREM Molise a le ASL Abruzzesi pagano le prestazioni alla Fondazione Padre Alberto Mileno di Vasto, ma soprattutto a ricordare che la burocrazia uccide le imprese. Sull’ onda di queste iniziative chiediamo ai lavoratori l’impegno nel continuare sulla strada della costruzione di un percorso e di un processo partecipativo in grado di difendere il nostro posto di lavoro, i livelli occupazionali e la nostra struttura sanitaria (Fondazione Padre Alberto Mileno). Il nostro impegno è finalizzato alla risoluzione della crisi e ad affermare con coerenza e trasparenza che il sistema di relazioni sindacali unitario nella Casa di Cura non è un male, come qualcuno vuole far credere”.

Una crisi che è bene ricordare va avanti da mesi ed è stata innescata dai mancati pagamenti per prestazioni erogate da parte in primis dell’Agenzia sanitaria regionale del Molise (Asrem), ma anche delle Asl di Chieti, de L’Aquila e di quella di Foggia.

La Cgil torna a sollecitare il Governatore d’Abruzzo Luciano D’Alfonso e l’assessore alla Programmazione sanitaria Silvio Paolucci, ricordando loro “che la riconversione è ancora in corso d’attuazione e che la struttura San Francesco ricovera ad oggi pazienti ex art. 26, emettendo fatture nei confronti delle ASL, sulla base del tariffario previsto attualmente dalla legge. Le ASL di Chieti e dell’Aquila non possono valutare le predette prestazioni come riconducibili a quelle di tipo socio assistenziale, come se la riconversione fosse già avvenuta.  Le ASL devono valutare le prestazioni sulla base dell’ex art 26. La situazione innanzi descritta sta generando una situazione di crisi di liquidità, insieme ad altri contenziosi, come quello che la Fondazione ha con l’ASREM del Molise, da cui, ormai da anni, deve riscuotere crediti per diversi milioni di euro. Su queste cifre si è espresso anche “il Tribunale di Campobasso che ha riconosciuto la fondatezza delle richieste della Casa di Cura San Francesco, con una sentenza del 2012”. A creare altri disagi e preoccupazioni per le casse della Fondazione è la burocrazia delle ASL, vedi l’articolo 14 che verifica quale prestazioni sono FUORI SETTING. Come CGIL, chiediamo che in attesa delle dovute verifiche da parte delle ASL e in attesa dei ricorsi da parte delle strutture, si possa trovare una soluzione e pagare almeno un acconto delle prestazioni. Bisogna porre un argine alla situazione di grave rischio che una struttura come il San Francesco dal mese di agosto sta vivendo. Come CGIL chiediamo al Direttore Generale dell’ASREM Molise, il Dott. Pirazzoli che deve attenersi alle disposizioni dei giudici del tribunale di Campobasso. Noi siamo pronti ad andare a manifestare davanti alla sede della Regione Molise. Nello stesso tempo condanniamo il comportamento LENTO E BUROCRATICO delle ASL di Chieti e dell’Aquila, una lentezza nelle verifiche e nella burocrazia che rischia solo di far vivere una fase di grave crisi finanziaria ad una importante struttura come il San Francesco”.

Si parte intanto con l’invito rivolto dal sindacato ai lavoratori a “partecipare in massa all’assemblea convocata per il giorno 10 gennaio 2015 alle ore 10.00 presso la sede di viale Dalmazia, ma soprattutto bisogna partecipare alle manifestazioni che stiamo mettendo in cantiere, uniti, per provare a contare, far cambiare le ASL e la politica e difendere la nostra struttura (Casa di Cura San Francesco), il nostro posto di lavoro, i nostri diritti e la nostra dignità”.

 

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