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Ombrina Mare 2, gli ex Medoil ricorrono al Consiglio di Stato

ombrinaProprio quando si cominciano a intravedere spiragli nella lunga rincorsa alla costituzione del Parco della Costa teatina, ecco che, come accade periodicamente da tempo, riprende fiato una vicenda al centro delle cronache per molto tempo, ovvero la realizzazione dell’impianto di Ombrina Mare 2 di fronte le coste abruzzesi.

E sì perché gli ex Medoilgas sono confluiti nella Rockhopper Italia S.p.A. hanno di nuovo presentato un ricorso al Consiglio di Stato contro la decisione del Tar Lazio che, di fatto, aveva bloccato l’iter autorizzativo della piattaforma rigettando il ricorso della allora Medoil avverso il ministero dell’Ambiente che, a ragione, aveva richiesto un supplemento di procedura istruttoria per il progetto di trivellazione cd Ombrina mare 2 attraverso l’autorizzazione integrata ambientale (AIA).

Dunque, la battaglia riparte lì da dove sembrava finita, ovvero le aule dei giudici.

Tant’è che la Giunta Comunale di Fossacesia ha deliberato di conferire apposito incarico legale di costituzione in giudizio dinanzi al Consiglio di Stato per opporsi al ricorso presentato dalla Rockhopper.

“Dapprima in qualità di Presidente della Provincia di Chieti ed ora come Sindaco di Fossacesia ribadirò in tutte le sedi, anche giudiziare, il mio netto e deciso dissenso all’estrazione di idrocarburi sulla nostra costa. – dice Enrico Di Giuseppantonio – Quando ero Presidente della Provincia ho presieduto e coordinato una task force di tecnici e giuristi per contrastare l’installazione della piattaforma petrolifera, attesa la sua indiscutibile “invasività” nel contesto di pregio ambientale e naturalistico della nostra Costa. La storia dell’Abruzzo va e deve andare in un’altra direzione. Non possiamo prescindere da uno sviluppo armonico di questo territorio, valorizzando l’immenso patrimonio ambientale e naturalistico che la nostra terra può vantare”

“Il prossimo 3 febbraio davanti alla V Sezione del Consiglio di Stato si terrà l’udienza di trattazione della domanda cautelare, nell’appello proposto dalla società petrolifera che intende realizzare Ombrina Mare – dichiara il Vice Sindaco Paolo Sisti – Abbiamo deciso di continuare a difendere la Costa dei Trabocchi anche nelle sedi giudiziarie, affidando apposito incarico legale. Abbiamo l’obbligo di preservare la vocazione turistica della nostra città ed il contesto ambientale in cui viviamo.”

Ora non resta che attendere se anche altre Amministrazioni comunali seguiranno i passi appena compiuti dal Comune frentano, in special modo quelli costieri.

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